LA FRANCIA CAMBIA SISTEMA SCOLASTICO
La scuola dell’obbligo inizierà a tre anni in Francia. Di fatto già dalla scuola dell’infanzia sarà obbligatoria, e non più facoltativo, la frequenza dei bambini. La riforma del sistema scolastico entrerà in vigore a settembre, ma non sembra che porterà a grandi cambiamenti nelle abitudini delle famiglie francesi. Rainews riporta infatti dei dati ufficiali secondo cui già quasi il 98% dei bambini tra i tre e i sei anni frequenta la scuola. “Nelle intenzioni del governo francese vuole trasformare quel triennio in una ‘scuola di linguaggio e realizzazione’ del bambino”. E, viene, ricordato, la Francia diventerebbe una sorta di “eccezione” in Europa, visto che nella maggior parte dei paesi la scuola dell’obbligo inizia a sei anni. “Fanno eccezione Regno Unito, Austria e Svizzera che cominciano prima, tra i quattro e i cinque, mentre Svezia ed Estonia ritardano fino a sette”.
L’IMPORTANZA DELL’AUTONOMIA
Secondo Daniele Dabbene, insegnate e formatrice della Scuola Montessori VII circolo di Roma, le cui parole vengono sempre riportate da Rainews, “abbassare a tre anni l’età della scuola dell’obbligo non significa anticipare la prima elementare, non è questo che serve”. A quell’età, infatti, per i bambini è più importante lavorare sui movimenti e conquistare autonomia. Secondo la dottoressa Lucia Angelini, responsabile del Servizio di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età evolutiva alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, l’idea francese è assolutamente condivisibile, a patto che si agisca in base “ai principi del neurosviluppo: tre anni è l’età in cui il cervello è al massimo della plasticità”. Nella decisione d’Oltralpe ci potrebbe anche essere la volontà di rafforzare la conoscenza condivisa della lingua, vista la presenza di tanti immigrati.