Jakiw Palij, 95enne ex guardia di un campo di concentramento nazista, è stato espulso dagli Stati Uniti verso la Germania. Una lunga vicenda, iniziata 14 anni, quando un giudice statunitense aveva deciso di estradarlo, ma rimasta in sospeso perché nessun paese si era offerto di accoglierlo. Ma adesso che tornerà nel Paese d’origine cosa ne sarà dell’ex volontario delle SS? Come riferito da Il Post, non è ancora chiaro se verrà sottoposto a processo in Germania o meno, dal momento che la magistratura in passato aveva sostenuto che non ci fossero prove sufficienti per un’incriminazione formale. Come riportato dall’Ansa, una nota della Casa Bianca ha precisato che il presidente Donald Trump ha dato priorità a questo caso, “per mantenere le promesse di libertà che furono fatte alle famiglie delle vittime dell’Olocausto. Gli Usa non tollereranno nessuno che abbia sostenuto i crimini del nazionalsocialismo o altre violazioni dei diritti umani, e queste persone non avranno alcun futuro sul territorio americano”, ha concluso. (agg. di Dario D’Angelo)
ANDRA’ IN CASA DI CURA
Chi è Jakob Palij? Il suo nome è stato molto chiacchierato negli ultimi anni, con una disputa internazionale tra gli Stati Uniti d’America e la Germania, oltre che Polonia e Ucraina. Il novantacinquenne fu un guardiano nazista, un aiutante volontario delle SS nel campo di concentramento di Trawniki. Come ricordato in un approfondimento recente dei colleghi dell’Huffington Post, Palij è stato accusato di crimini commessi in Polonia all’interno del campo di detenzione sopra citato, dove morirono più di 6 mila ebrei. Palij è stato accusato di aver impedito la fuga dei prigionieri e di aver contribuito direttamente alla loro esecuzione. Terminata la II Guerra Mondiale, si rifugiò negli Usa, con il governo americano che, una volta scoperta la vita precedente dell’ex nazista, tentò di estradarlo. Nessuno dei tre paesi coinvolti, Germania, Polonia e Ucraina, accolse l’invito. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
EX GUARDIANO NAZISTA ESPULSO DA STATI UNITI
Usa, espulso ex guardiano nazista Jakob Palij: è giunta al termine la guerra diplomatica che va avanti da diversi anni e che ha coinvolto l’ex aiutante delle SS del campo di concentramento di Trawniki. La notizia è riportata dalla Bild, che ha sottolineato che il novantacinquenne, conosciuto anche come Jakiv Palij, è stato accompagnato ieri sera alle 22.30 all’aeroporto di Teterboro, in New Jersey, ed è atterrato questa mattina, martedì 21 agosto 2018, all’aeroporto di Dusseldorf. Come dicevamo, l’ex guardiano nazista è stato al centro di una disputa diplomatica: impiegato come “hilfswilliger”, ovvero aiutante volontario, dalle SS nel campo di concentramento di Trawniki, è stato coinvolto nell’omicidio di massa di 7000 ebrei secondo quanto raccolto dagli investigatori statunitensi. Terminata la seconda guerra mondiale, Palij emigrò negli Stati Uniti nel 1949, affermando di essere un semplice contadino. Nel 1957 acquisì la cittadinanza americana, usufruendo dei benefici sociali nel distretto di Queens, a New York.
USA, ESPULSO JAKIV PALIJ
I colleghi della Bild evidenziano che decenni dopo le forze dell’ordine americane vennero a conoscenza della sua appartenenza passate alle SS, organizzazione paramilitare del Partito Nazionalsocialista di Adolf Hitler, e gli revocarono la cittadinanza statunitense. A partire dal 2005 è iniziata la guerra diplomatica per tentare di espellerlo dagli Usa, dal momento che i tribunali a stelle e strisce non potevano condannarlo per i crimini commessi nel corso della II guerra mondiale. La Germania però ha sempre rifiutato tutte le richieste di Washington, alimentando il clima di tensione tra i due paesi. Ricordiamo che, oltre Berlino, anche la Polonia e l’Ucraina (luogo di nascita di Jakob Palij) si erano rifiutate di accoglierlo. Ora è giunta la svolta, con l’ex guardiano nazista che si trova a Dusseldorf, trasportato in ambulanza in una casa di cura per anziani a Warendorf, nella zona di Munster.