All’inizio dell’ultima Santa Messa in terra d’Irlanda durante il Meeting delle Famiglie, Papa Francesco ha letto una dichiarazione tradotta dopo un incontro avuto ieri con un gruppo di vittime di abusi pedofili della Chiesa irlandese: «Raccogliendo quello che mi hanno detto i sopravvissuti degli abusi di potere, di coscienza e sessuali, vorrei porre davanti alla misericordia di Dio questi crimini e chiedere perdono. Chiediamo perdono – ha aggiunto Bergoglio – per gli abusi in Irlanda, per gli abusi di potere e di coscienza, abusi sessuali da parte di membri qualificati della Chiesa. In modo speciale chiediamo perdono per gli abusi commessi in diversi tipi di istituzioni dirette da religiosi e religiose e altri membri della Chiesa». Nell’omelia al Phoenix Park di Dublino il Santo Padre ha citato poi una bellissima immagine per rilanciare la sfida e il compito della famiglia nel mondo: «L’amore che abbiamo conosciuto in Gesù Cristo si è incarnato nel nostro mondo mediante una famiglia, e mediante la testimonianza delle famiglie cristiane in ogni generazione ha il potere di infrangere ogni barriera per riconciliare il mondo con Dio e fare di noi ciò che da sempre siamo destinati a essere: un’unica famiglia umana che vive insieme nella giustizia, nella santità e nella pace». In conclusione, poi, Papa Francesco ha invitato direttamente tutti i presenti a portare nella propria vita i frutti della grande festa della famiglia: «possiate tornare alle vostre case e diventare fonte di incoraggiamento per gli altri, per condividere con loro ‘le parole di vita eterna’ di Gesù. Le vostre famiglie infatti sono sia un luogo privilegiato sia un importante mezzo per diffondere quelle parole come ‘buone notizie’ per ciascuno, specialmente per quelli che desiderano lasciare il deserto e la ‘casa di schiavitù’ per andare verso la terra promessa della speranza e della libertà». (agg. di Niccolò Magnani)
“IMPLORO PERDONO PER LA FAMIGLIA DI DIO”
L’eco delle parole usate durante l’Angelus a Knock si fa ancora sentire, con il Papa che ha intimato con chiarezza «Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio»: ora la conclusione del viaggio molto chiacchierato, soprattutto sul fronte pedofilia, con la Santa Messa a Dublino nel Phoenix Park. La chiusura pubblica della visita del Papa in Irlanda vede la famiglia al centro delle preghiere e delle dichiarazioni: «Con la vostra testimonianza al Vangelo, potete aiutare Dio a realizzare il suo sogno. Potete contribuire a far riavvicinare tutti i figli di Dio, perché crescano nell’unità e imparino cosa significa per il mondo intero vivere in pace come una grande famiglia». Ieri durante la prima parte del suo viaggio in terra irlandese, Papa Francesco ebbe modo di rispiegare al meglio il concetto di “perdono” in ambito familiare: «Non esiste una famiglia perfetta; senza l’abitudine al perdono, la famiglia cresce malata e gradualmente crolla. Perdonare vuol dire donare qualcosa di sé. I figli infatti imparano a perdonare quando vedono che i genitori si perdonano tra loro». (agg. di Niccolò Magnani)
“MADONNA INTERCEDA PER CHI ABUSATO DALLA CHIESA”
Nell’Angelus recitato a Knock, uno dei luoghi più religiosi d’Irlanda per l’apparizione della Madonna e per il conseguente santuario mariano tra i più visitati d’Europa, Papa Francesco è tornato ancora una volta a citare e pregare per le vittime degli abusi nello Chiesa Irlandese: «La Madonna guardi con misericordia tutti i membri sofferenti della famiglia del suo Figlio. Pregando davanti alla sua statua, le ho presentato, in particolare, tutti i sopravvissuti, le vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda», recita il Papa prima dell’Angelus. Secondo il Santo Padre, nessuno di noi potrà esimersi dal commuoversi per le storie di tutti quei minori che hanno patito gli abusi, «sono stati derubati dell’innocenza, o che sono stati allontanati dalle mamme e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi. Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia. Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio. Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per la guarigione delle persone sopravvissute che hanno subito abusi di ogni tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano». Ora il trasferimento di nuovo a Dublino dove questo pomeriggio celebrerà la Santa Messa, ultimo atto del viaggio apostolico per il Meeting delle Famiglie. (agg. di Niccolò Magnani)
SCICLUNA: “IL PAPA CI INVITA A FARE DI PIU CONTRO GLI ABUSI”
Papa Francesco è giunto in questo momento a Knock dove pregherà assieme alla comunità del Santuario Mariano: nel frattempo, la coda della giornata importantissima di ieri in Irlanda per la Chiesa che vuole ripartire dopo gli scandali della pedofilia, vede un’importante intervista rilasciata oggi alla Stampa dall’arcivescovo maltese che negli ultimi 20 anni ha combattuto gli abusi nella Chiesa e della Chiesa collaborando con gli ultimi tre Pontefici. Già “pubblico ministero” anti-abusi con il cardinale Ratzinger, oggi stretto collaboratore di Francesco nella lotta alla pedofilia clericale, Charles Scicluna ha rilasciato a Vatican Insider le seguenti considerazioni dopo il discorso di Bergoglio al Castello di Dublino: «Le parole di Francesco ci dicono che bisogna prendere sul serio l’imperativo del rispetto della verità, anche quando questo ci umilia e ci fa male. Il Papa ha specificato: a qualsiasi costo. Solo la verità su cause, complicità e danni, ci renderà liberi e credibili». Sulla lettera diffusa la scorsa settimana a tutta al Chiesa, secondo Scicluna «Papa Francesco ha dato un’indicazione spirituale e pastorale. Ma un’indicazione molto concreta. L’invito alla preghiera e alla penitenza rappresenta infatti un invito alla purificazione. Allo stesso tempo è un ordine all’esorcismo che implora Dio per liberarci dal male che ci opprime. Inoltre costituisce uno stato d’animo di docilità e di apertura alle iniziative che si impongono per debellare il male. Senza questo atteggiamento fondamentale ogni tipo di regola, di linee-guida, non avranno anima. Rimarranno soltanto degli scheletri normativi». (agg. di Niccolò Magnani)
LA VISITA AI SENZATETTO
Al termine dell’incontro con le coppie nella Procattedrale di Santa Maria, Papa Francesco si è trasferito in papamobile al Centro di accoglienza dei Padri Cappuccini per le famiglie senzatetto per una visita privata. All’arrivo all’ingresso laterale della mensa, Bergoglio è stato accolto da 10 Padri Cappuccini che si occupano della struttura. Nel cortile erano presenti anche dipendenti e volontari. All’interno della mensa lo attendevano circa 100 assistiti. Dopo il saluto con il direttore Frate Kevin Crowley, il Pontefice si è intrattenuto con i presenti prima di impartire la sua benedizione. Come riportato da La Stampa, Papa Francesco ha offerto come dono al centro l’Icona di San Francesco realizzata ad olio su tavola dal maestro Giuseppe Tedeschi nel 2016. Dopo il breve incontro si è diretto verso la Nunziatura, dove ci sarà un incontro privato con una rappresentanza della comunità dei gesuiti irlandesi. (agg. di Silvana Palazzo)
PREMIER IRLANDA CHIEDE “VERITÀ E GIUSTIZIA”
Parole di aperta condanna nei confronti dei preti protagonisti negli anni di abusi sui minori arrivano da parte di Papa Francesco, nel primo giorno del suo viaggio in Irlanda. Dunque non è stata tradita l’attesa che ruotava attorno all’arrivo del Santo Padre a Dublino, a quasi 40 anni dall’ultima visita di un Pontefice. Ma un appello a Bergoglio è stato rivolto anche dal premier irlandese, Leo Varadkar:”A volte in passato abbiamo fallito. Ci sono aspetti oscuri nella storia della Chiesa cattolica, come ha recentemente affermato uno dei nostri vescovi. Le ferite sono ancora aperte e c’è molto da fare per ottenere giustizia e verità, e per curare le ferite delle vittime e dei sopravvissuti. Santo Padre, ti chiedo di usare il tuo ufficio e la tua influenza per assicurarti che ciò avvenga qui in Irlanda e in tutto il mondo”. (agg. di Dario D’Angelo)
PAPA FRANCESCO CITA BENEDETTO XVI
Non nega il fallimento della Chiesa, Papa Francesco, e nel suo viaggio a Dublino, in Irlanda, parla della pedofilia come di un “flagello da eliminare ad ogni costo”. Chi si augurava una presa di posizione netta da parte del Santo Padre è stato dunque accontentato, con Bergoglio che come sottolineato da La Repubblica è sembrato ricalcare le orme del suo predecessore Benedetto XVI che, nella lettera pastorale ai cattolici d’Irlanda del 2010, “non risparmiò parole per riconoscere la gravità della situazione e domandare che fossero prese misure ‘veramente evangeliche, giuste ed efficaci’ in risposta a questo tradimento di fiducia”. Francesco ha aggiunto: “Il suo intervento franco e deciso continua a servire da incentivo agli sforzi delle autorità ecclesiali per rimediare agli errori passati e adottare norme stringenti volte ad assicurare che non accadano di nuovo”. (agg. di Dario D’Angelo)
FRANCESCO, “CHIESA HA FALLITO SU PEDOFILIA”
Il giorno del viaggio più atteso e forse più delicato dell’intero pontificato di Papa Francesco è finalmente arrivato: il Santo Padre è atterrato a Dublino, capitale dell’Irlanda sconvolta dalla piaga degli abusi sessuali sui minori perpetrati dai preti. E parlando alle autorità irlandesi al Castello di Dublino, Bergoglio ha subito affrontato il tema più sentito di questo viaggio:”Non posso che riconoscere il grave scandalo causato in Irlanda dagli abusi su minori da parte di membri della Chiesa incaricati di proteggerli ed educarli”. Secondo il Pontefice, “il fallimento delle autorità ecclesiastiche – vescovi, superiori religiosi, sacerdoti e altri – nell’affrontare adeguatamente questi crimini ripugnanti ha giustamente suscitato indignazione e rimane causa di sofferenza e di vergogna per la comunità cattolica. Io stesso condivido questi sentimenti”. Il Papa ha poi aggiunto:”Ho ribadito l’impegno, un maggiore impegno, per eliminare questo flagello nella Chiesa a qualsiasi costo”. (agg. di Dario D’Angelo)
PAPA FRANCESCO ACCOLTO DA AUTORITA’ IRLANDESI
E’ atterrato questa mattina a Dublino l’Airbus 320 con a bordo Papa Francesco. Sua Santità sarà impegnato in questi due giorni nella tappa irlandese, dove, fra le altre cose, incontrerà le vittime di pedofilia di questa zona. Pregherà per loro presso la cattedrale dove è atteso nella giornata di oggi, mentre in serata, dopo una visita al centro dei cappuccini che aiutano i senza tetto, Bergoglio sarà al Croke Stadium per la Festa delle Famiglie. Al suo arrivo, il Santo Padre è stato accolto dal vice primo ministro Simon Coveney, con due bimbi in abito tradizionale che hanno offerto al Papa dei fiori. Dopo l’accoglienza, il Pontefice si è trasferito presso la residenza presidenziale irlandese nel Phoenix Park, l’Aras an Uachtarain, dove incontrerà appunto le autorità del paese ospitante. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAPA FRANCESCO ATTERRATO A DUBLINO
E’ atterrato pochi minuti fa Papa Francesco in Irlanda. Il Santo Padre è giunto all’aeroporto internazionale di Dublino poco prima di mezzogiorno, accolto dalle autorità internazionali ed ecclesiastiche dello stesso paese ospitante. Il Pontefice si è intrattenuto con i giornalisti presenti sul volo che da Roma lo ha portato in Irlanda, dicendo: «A me piace stare con le famiglie», ricordando che si tratta della seconda festa mondiale della famiglia dopo quella tenutasi a Filadelfia a settembre di tre anni fa, nel 2015. Papa Francesco, che in Irlanda vi era già stato nel 1980 per imparare la lingua, ha spiegato: «Torno in Irlanda dopo 38 anni, sono stato tre mesi per praticare l’inglese. Ho un ricordo bello, tocca il cuore». Quindi ha ringraziato i giornalisti dicendo loro: «Grazie della compagnia, grazie di venire, grazie del vostro lavoro». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAPA FRANCESCO VOLA IN IRLANDA
Il Papa Francesco vola in Irlanda per la giornata mondiale delle famiglie. Si tratta di una visita molto attesa visto che Bergoglio tratterà alcuni temi molto delicati, a cominciare dalla pedofilia nel mondo della chiesa. Come riferiscono i colleghi del quotidiano La Repubblica, l’Irlanda è uno dei paesi europei dove si è vissuto di più questo scandalo, e il Santo Padre ascolterà alcune delle vittime che hanno subito abusi, per poi decidere se rendere pubblico o meno quanto svelato. Sarà anche un’occasione per parlare dell’accoglienza nella chiesa delle famiglie arcobaleno, delle persone omosessuali e dell’ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti.
ATTESI 35MILA FEDELI
Sono attesi circa 35mila partecipanti, e fra oggi e domani il Papa pronuncerà sei discorsi, un’omelia, un angelus e un intervento, e andrà in preghiera al santuario di Knock. Quello di Francesco è il secondo viaggio di un Papa in Irlanda, a 39 anni dalla visita di Giovanni Paolo II, datata 1979. Bergoglio era comunque già stato nella nazione irlandese nel 1980, quando soggiornò due mesi per imparare la lingua inglese. Prima di partire per il viaggio, il Pontefice ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Invoco sulla nazione italiana copiosi doni di lungimiranza e sapienza per continuare ad apprezzare e custodire il valore del matrimonio e della famiglia»