Due lunghe file di infermieri e dottori nel corridoio che porta alla sala di espianto degli organi. Tutti in silenzio, il capo leggermente abbassato. Siamo a Monterrey, in Messico, nell’ospedale cittadino. Lungo quella sorta di picchetto d’onore sta per passare il corpicino di Alondra Torres Arias, una paziente di un anno e mezzo morta per una polmonite. Invano il personale ospedaliero si è prodigato per salvarla. I genitori hanno deciso di donare i suoi organi, reni e fegato, per altri bambini malati. Tutti sono rimasti colpiti dal coraggio di quei genitori che davanti alla tragedia più grande che un padre e una madre possano vivere, hanno pensato invece che a loro stessi agli altri. Commossi, mentre la bambina veniva portata in sala per l’espianto, spontaneamente si sono messi tutti in fila per salutarla e renderle onore con un omaggio silenzioso e commovente. «Erano tutti in silenzio, con le mani giunte, io e mio marito siamo stati sopraffatti da questo gesto d’amore» ha raccontato Jenni, la madre della bambina. «Non è morta invano, ha salvato le vite di altri tre bimbi. È stato un onore essere la sua mamma» ha scritto nel post di Facebook in cui ha messo il video di quei momenti unici.