Minacciava ripetutamente la moglie su WhatsApp, per questo un uomo è stato condannato a subire 40 frustate. Accade in Arabia Saudita, dove il tribunale di Jedda ha condannato l’uomo per aver inviato oltre 600 messaggi di minacce e insulti all’ex consorte. Una frustata ogni 15 messaggi, che l’accusa ha descritto «osceni, offensivi, dispregiativi, sessualmente espliciti, offensivi e diffamatori» nei confronti della reputazione e moralità della moglie. Era in corso un contenzioso sull’affidamento dei tre figli dopo la separazione, da qui le minacce del marito. In un paese dove l’emancipazione femminile è ancora un miraggio, e dove solo recentemente è stato permesso alle donne di guidare un veicolo, arriva la notizia della condanna di un tribunale nei confronti di un uomo per le ripetute minacce alla moglie. Niente sconti neppure al “sesso forte”. Come riportato dal Corriere della Sera, i giudici hanno anche deciso che la donna dovrà presenziare alla cruenta sessione di frustate.
MINACCIA EX MOGLIE SU WHATSAPP: CONDANNATO A 40 FRUSTATE
La sentenza ha inevitabilmente aperto il dibattito sui media arabi perché, contrariamente a quanto possa sembra, la pena è apparsa decisamente mite rispetto agli standard del regime. Nel febbraio 2016, ad esempio, un poeta fu condannato a 800 frustate per apostasia, mentre l’anno prima ne furono inferte mille al blogger Badawi. Senza contare poi le pene capitali comminate ogni anno dalla monarchia assoluta di Rita. Come riportato dal Corriere della Sera, l’articolo 3 della legge anti cyber-crimine dell’Arabia Saudita prevede che chiunque commetta «diffamazione o infligga danno ad altri» tramite dispositivi tecnologici, rischi fino a un anno di carcere e oltre 500mila riyal di multa (equivalenti a circa 90mila euro). Ma le pene sono commutabili in frustate. Un anno fa due donne furono condannate a 10 sferzate ciascuna per essersi scambiate feroci invettive su WhatsApp. Nel 2016 invece altre due donne furono imprigionate per 10 giorni e sottoposte a 20 frustate per le offese che si erano scambiate tramite smartphone.