Ettore Petrolini è considerato uno dei massimi esponenti del teatro di varietà, la rivista e l'avanspettacolo italiano!
C’è anche Ettore Petrolini tra i protagonisti della nuova puntata de “La scuola romana della risata“, il programma guidato da Carlo Verdone, il noto regista romano fa viaggiare il pubblico tra alcuni dei volti storici della città eterna e che hanno contribuito a renderla speciale. Ettore Petrolini ha rappresentato l’arte in diverse forme e sfumature, dall’avanspettacolo fino al teatro, un visionario capace di scherzare anche con la politica, oltre che divertirsi in scena anche con la musica.
Il comico è diventato anche celebre per il ringraziamento “E io me ne fregio” a Benito Mussolini dopo aver ricevuto una medaglia! La passione per il teatro nasce sin dalla giovane età quando inizia a fare l’attore per divertimento fino a quando inizia a calcare i palcoscenici di diverse commedie e teatri.
Ettore Petrolini, chi era? Dal successo alla morte
Una lunga carriera quella di Ettore Petrolini che prende una svolta inaspettata con la formazione della coppia Loris-Petrolini con cui gira il mondo intero, in particolare Argentina, Uruguay e Brasile. Durante questi anni Petrolini porta in scena una serie di parodie che lo rendono ancora più apprezzato dal pubblico. Nel 1910 viene scelto da Giuseppe Jovinelli e qualche anno dopo forma Compagnia dei grandi spettacoli di varietà Petrolini. Nei primi anni ’20 viene avvicinato da molti comici che decidono di scrivere e comporre opere per lui, lasciando all’attore la possibilità di concentrarsi ancora più nel dettaglio sul personaggio da portare in scena.
Nel 1919 detta anche sul grande schermo, ma la sua fama arriva anche come musicista grazie a brani intramontabili come Nannì, e Tanto pe’ cantà. Il comico muore a soli 52 anni, il 29 giugno del 1936, stroncato da una grave forma di angina pectoris.