l'export dell'Italia verso gli Usa aumenta nonostante i dazi, ma gli effetti dei sovrapprezzi sul commercio potrebbero arrivare nei prossimi mesi

I dazi imposti da Trump stanno provocando i primi effetti negativi sull’export dei paesi Ue, l’Italia però mantiene ottimi risultati, aumentando del 9% le vendite nei primi nove mesi del 2025 rispetto allo scorso anno. Un dato che dimostra una certa resistenza di alcuni settori, soprattutto quello farmaceutico, che sta trainando gli scambi con una maggiorazione dell’80%. Diminuite invece dall’8 al 3% le esportazioni di Francia, Germania e Spagna, che stanno sentendo il peso delle tariffe aggiuntive in modo più concreto.



Questa differenza però, nonostante l’andamento sembri piuttosto stabile, potrebbe cambiare notevolmente in futuro, quando si potranno osservare le vere conseguenze dell’impatto del sovrapprezzo imposto sui beni commerciali, che secondo gli analisti potrebbe arrivare nei prossimi mesi, con rallentamenti anche sulla crescita e sul Pil. Secondo quanto anticipato a Milano Finanza da Loredana Federico, capoeconomista del gruppo Unicredit, bisognerà attendere l’adattamento alle nuove condizioni, che potrebbero essere ammortizzate ulteriormente anche da uno sfavorevole cambio euro-dollaro.



Dazi USA, la lettera di Donald Trump alla UE (ANSA-EPA 2025)

Cresce l’export in Usa a ottobre 2025, ma gli effetti dei dazi potrebbero arrivare nei prossimi mesi

I dati sull’export dell’Italia negli Stati Uniti sono positivi e mostrano, come pubblicato pochi giorni fa da Istat, un aumento del 9% su base annua e del 9,6% a ottobre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Considerato che nel mese di riferimento i dazi erano già entrati in vigore, l’andamento resta quindi stabile e non sembra aver risentito delle tariffe aggiuntive come invece accaduto nel resto dei paesi Ue che in media hanno visto una diminuzione del commercio.



Secondo le previsioni però la situazione potrebbe cambiare, il quotidiano Milano Finanza, ha interpellato diversi esperti che hanno anticipato un possibile effetto negativo nei prossimi mesi, con rischio di ripercussioni sulla crescita. Il presidente dell’agenzia Italian Trade and Investments Ice, Matteo Zoppas, ha infatti commentato che anche sei i dati sembrano confortanti al momento, bisognerà attendere per verificare effettivamente la resistenza, soprattutto perchè i sovrapprezzi imposti da Trump potrebbero non essere stati ancora del tutto trasferiti.