Federico Quaranta, ospite di "Ciao Maschio", ha svelato che vorrebbe essere un supereroe "per riportare in vita le persone meritevoli che non ci sono più"
In circostanze simili il rischio concreto è quello di divenire ingestibile, “soprattutto per me: faccio fatica a starmi dietro, vado in affanno e spesso e volentieri vado un po’ in ansia. Quando c’è confusione il pavimento scricchiolo e allora mi attacco ai valori: il cibo e il vino”. Tuttavia, il presentatore si è detto molto soddisfatto del suo percorso professionale, poiché essere irrefrenabile non vuol dire non godere del risultato. “Quando vado in giro e racconto un territorio, io vivo le emozioni passo dopo passo, le inserisco nel mio bagaglio culturale ed emozionale. Poi però, arrivato al traguardo, voglio ripartire”.
FEDERICO QUARANTA: “SONO CAPARBIO E GENEROSO”
A “Ciao Maschio” Federico Quaranta si è anche definito caparbio (“la bontà mi ha portato a essere uno che non molla”) e, nondimeno, generoso, anche e soprattutto nel suo lavoro. Il conduttore ha affermato di sentirsi perso senza l’appoggio dei suoi autori, degli organizzatori e dei registi e di riscontrare particolari difficoltà ogniqualvolta si imbatta in una persona ingenerosa: il mondo ha bisogno di generosità, di educazione, di altruismo, visto e considerato che “siamo in un periodo segnato dall’egoismo, divenuto ormai il motore trainante della nostra società. Questa involuzione sarà pagata dalle nuove generazioni”. Poi, nel gioco delle “favole”, nel quale ciascun ospite della trasmissione era chiamato a scegliere il personaggio donna dei racconti per i più piccoli, Quaranta ha optato per Bella, la protagonista de “La Bella e la Bestia“, per via del concetto di inclusività che veicola innamorandosi della Bestia, reietta da tutte le società e nella quale invece lei scopre e vede la bellezza interiore: virtù che sono andate perse ai giorni nostri e che vanno necessariamente ritrovate.
FEDERICO QUARANTA: “STOP PREGIUDIZI”
Federico Quaranta, nel corso della sua ospitata a “Ciao Maschio”, si è definito un supereroe per la sua piccola Petra (2 anni): “Voglio essere il più bravo a raccontare le storie, in quanto lei vive nei miei racconti. Quale superpotere desidererei? Vorrei fare tornare in vita chi non c’è più, riportando su questo pianeta quelle persone meritevoli che avrebbero meritato di vivere”. Infine, la domanda su cui si crea sempre discussione: è vero che le donne sono meglio degli uomini? Secondo Quaranta bisogna andare oltre lo schema, non generalizzare, poiché esistono uomini ottimi e donne fantastiche, uomini pessimi e donne pessime. Non è, quindi, una questione di genere. Il conduttore ha inoltre aggiunto che ci sono società paritetiche alla nostra all’interno dell’Ue da cui bisognerebbe prendere esempio: “Solo in Italia ci sono ‘i locali per’ e ‘le sfilate dei’, altrove si svolge tutto nella più completa normalità, ma a questo ci si arriva tentando di incrementare la cultura. Con l’insegnamento e l’attenzione nei confronti di chi ha i pregiudizi, si può rimediare”.
