La Finlandia è in un momento di alta tensione con la Russia e il processo di adesione alla Nato è appena cominciato. Il ministro della Difesa, Antti Kaikkonen, nonostante ciò, si è preso due mesi di congedo di paternità. Un comportamento che, come riportato dal Corriere della Sera, ha pochi precedenti, sebbene le norme del Paese lo consentano (con 9 settimane è al secondo posto in Europa, dietro soltanto alla Spagna che ne consente 16). Al Governo, finora, erano state soltanto quattro le ministre che avevano usufruito dello stop, tutte donne.
Il congedo in sé non ha nulla di “rivoluzionario”, in quanto i padri finlandesi comuni ne usufruiscono abitualmente. A stupire, però, è stato il fatto che la scelta sia arrivata in un momento molto delicato per il Paese, dato il ruolo del quarantottenne. “Ho due figli, uno di due anni e uno di sei. Vorrei avere ricordi di questo periodo con loro, e non solo in foto. La carica di ministro della Difesa è importante, ma ha anche voluto dire stare molto lontano da loro”, ha spiegato ai media.
Finlandia, alta tensione con la Russia: chi sostituirà il ministro della Difesa?
La Finlandia, in un momento delicato sia a causa della tensione con la Russia sia in virtù dell’ormai prossimo ingresso nella Nato, si ritroverà dunque per due mesi senza Antti Kaikkonen, il suo ministro della Difesa. Il diretto interessato, tuttavia, ha ribadito che la popolazione non deve preoccuparsi. “La sicurezza nazionale sarà in buone mani”, ha assicurato. Per colmare il vuoto, infatti, sarà nominato un sostituto ad interim, ovvero Mikko Savola, che arriva dallo stesso Partito di Centro dell’eletto.
Non è dato sapere se, nei prossimi anni, il suo comportamento sarà d’esempio per altri membri del Governo, ma il messaggio che ha voluto lanciare è chiaro. “Per la natura del mio lavoro, non ci sarebbe mai un momento giusto per il congedo. Ma nessuno, nemmeno un ministro, è insostituibile nel suo lavoro. Per i nostri figli, invece, noi lo siamo”, ha concluso.