Ennesima sparatoria negli Stati Uniti, questa volta in Florida, dove un ragazzino 11enne ha colpito i compagni della squadra di football ad Apopka. Il ragazzo, come riferito dai media americani, è stato in seguito arrestato con l’accusa di tentato omicidio di secondo grado dopo il ferimento e alla base del gesto vi sarebbe un litigio riguardante un pacchetto di patatine, così come riferito dalla polizia locale.
Fra i feriti un ragazzino di 13 anni che è stato curata per una ferita d’arma da fuoco al braccio e subito dimesso dall’ospedale, mentre un altro 13enne si trova ancora ricoverato dopo aver subito un intervento chirurgico a seguito di ferite definite estese. Il tribunale ha stabilito che l’11enne responsabile di questo gesto gravissimo dovrà rimanere in un carcere di detenzione minorile per i prossimi 21 giorni, confermando quindi le accuse sollevate nei confronti del giovane imputato.
FLORIDA, 11ENNE SPARA A 2 COMPAGNI DI SQUADRA: LA RICHIESTA DELLA DIFESA NON E’ STATA ACCOLTA
La difesa aveva chiesto al giudice di concedere al ragazzo gli arresti domiciliari, sostenendo che lo stesso fosse stato vittima di bullismo: “Questo è un problema della società, non riguarda solo il ragazzo capisco che non possiamo incolpare le vittime, non possiamo incolpare altre persone e lui deve essere ritenuto responsabile delle sue azioni, ma è traumatizzato”, le parole dell’avvocato Rob Mandell. “Questo cambierà la sua vita, e lo tratteniamo per 21 giorni, o per tutto il tempo che sarà, mentre è sotto sorveglianza anti-suicidio, qualcuno che non ha mai dormito da solo in vita sua”.
Quindi l’avvocato aveva aggiunto e concluso: “Capisco cosa richiede la legge ma credo che queste siano circostanze attenuanti che dovrebbero essere adattate per soddisfare le esigenze di un minore che ha bisogno di aiuto”. Il pubblico ministero non ne ha però voluto sapere, spiegando che l’11 enne ha sparato con cognizione di causa: “”È lui che ha preso la decisione di salire in macchina, prendere un’arma da fuoco, girarsi, fare cinque passi di corsa verso la vittima che gli dava le spalle e si stava allontanando, per poi sparare con quella pistola”.