Morte Angelo Onorato, Francesca Donato si oppone alla richiesta di archiviazione: "Troppi buchi neri nell'indagine, mio marito è stato ucciso in auto"
Rimasta in silenzio per oltre un anno, nel rispetto delle indagini sulla morte di suo marito Angelo Onorato, Francesca Donato ha deciso di romperlo dopo aver appreso che si sono concluse senza dare le risposte che cercava. Nessuna verità, ma un’ipotesi aperta: quella del suicidio, a cui lei non ha mai creduto.
Peraltro, quanto emerso dal fascicolo avvalora la sua tesi. «Qualcuno gli ha stretto quella fascetta al collo», dichiara a Repubblica l’ex europarlamentare della Lega, ora vicepresidente di Democrazia Cristiana.
Non si arrende da quando il marito venne trovato morto, nel maggio 2024, in auto a Palermo, ma anzi parla di buchi neri nell’indagine.
Nell’intervista annuncia la politica l’intenzione di voler provare a fermare l’archiviazione con una richiesta di opposizione e di fare di tutto per far proseguire le indagini.
MORTE ANGELO ONORATO, QUALI SONO I “BUCHI NERI”
In primis, Francesca Donato cita la fascetta al collo, rivelando che non sono state individuate impronte digitali, neppure del marito Angelo Onorato. Ritiene quindi che chi l’abbia stretta indossasse dei guanti, che però l’uomo non aveva. Inoltre, nega che non siano state trovate altre tracce: in realtà, non sono considerate idonee per un confronto.
In merito all’autopsia, Donato cita «ecchimosi ed escoriazioni sul volto e sulle braccia», per le quali il medico legale ha ipotizzato una compatibilità con uno «strangolamento eteroindotto». Ma non è questa la novità che ritiene sconvolgente: la perizia sull’auto ha rilevato che lo sportello posteriore destro, alle 11:07, era aperto. Per Donato non può essere stato il marito ad aprirlo, visto che è stato trovato al posto guida con la cintura allacciata; ma, se pure fosse sceso dall’auto per poi risalirvi, allora lo avrebbe chiuso.
Dunque, per la vedova, c’era un’altra persona che «l’ha strangolato da dietro», per poi andarsene lasciando lo sportello aperto, senza essere ripreso dalle telecamere, assenti in quel tratto. La moglie di Onorato fa notare che lì si trova un edificio abbandonato, da cui potrebbe essere fuggito il presunto assassino.
FRANCESCA DONATO SUL POSSIBILE MOVENTE
Francesca Donato ha anche una spiegazione sul possibile movente, anzi ce ne sarebbero diversi da approfondire. Negli ultimi tempi, il marito Angelo Onorato nutriva timori e subiva pressioni «da persone che avanzavano pretese che lui non intendeva assecondare». La politica riferisce a Repubblica che il marito, qualche mese prima di morire, aveva scoperto di essere seguito.
Lo aveva detto a una persona che è stata sentita come testimone, ma lo aveva riferito anche a lei: «C’è qualcuno che mi potrebbe ammazzare», le disse. Per Donato, la Procura di Palermo avrebbe dovuto indagare più e meglio su alcuni sospettati, anziché ritenere plausibile quanto concluso dalla Scientifica, ossia che si sia trattato di suicidio.