Francesco Benigno ospite a <em>Italiasì!</em>: l’attore palermitano racconta i suoi esordi all’indomani dell’uscita del suo primo film autoprodotto.
Il nuovo film di Francesco Benigno
Il colore del dolore è una pellicola in larga parte autobiografica e audace al punto giusto, rispecchiante pienamente il carattere (artistico e non solo) di Francesco Benigno. Quest’ultimo l’ha scritto, diretto e interpretato, oltre a presentarlo in anteprima proprio nella sua città: “Il bello viene proprio adesso, quando faccio i tour nelle sale dell’Isola con i miei attori al seguito. Ragazzi che ho selezionato personalmente, così come tutti quelli che hanno partecipato alla produzione, dal macchinista all’elettricista. È un vero peccato che per le strutture di produzione cinematografica si debba dipendere da ditte non siciliane, per il resto la manodopera è tutta locale. E dispiace che qualcuno non abbia creduto al nostro progetto. Ma noi siamo andati avanti lo stesso. Non so quanto incasseremo, ma che importa? Io la mia battaglia l’ho già vinta. Ho realizzato qualcosa senza precedenti”.
Francesco Benigno: “Sogno di aprire una scuola di recitazione”
Per la promozione del film, Francesco Benigno ha impiegato tutti canali digitali a basso costo, primo fra tutti Facebook, dove ha una pagina con 116 follower: “Mi affido all’autopromozione”. Il suo desiderio, adesso, sarebbe quello di insegnare recitazione ai ragazzi; lui, che una formazione vera e propria non l’ha mai avuta. “I palermitani hanno talento perché hanno voglia di arrivare, di sfondare”, spiega, e per questo sogna uno spazio tutto suo, magari proprio a Palermo, dove insegnare agli aspiranti attori. Il suo punto di riferimento, per inciso, è Luigi Maria Burruano: “Ho lavorato con lui e mi piace ricordarlo con la definizione che mi dipinse, al casting del mio film sei anni fa: ‘È un onore lavorare con lui. E vivo-vivo-vivo, come la sarda!’”.
