Francesco Paolo Sisto, sottosegretario alla Giustizia, è intervenuto nella mattinata di oggi su La 7, nel corso della trasmissione “Omnibus”, per relazionare in merito allo spiacevole episodio accaduto all’interno della struttura carceraria di Santa Maria Capua Vetere. L’esponente politico ha reso noto di essere stato delegato dal ministro Marta Cartabia per prendersi cura della polizia penitenziaria: “Annuncio tolleranza zero, proprio perché c’è grande rispetto per questi uomini che fanno il loro dovere ed è necessario fare chiarezza – ha dichiarato –. Il ministro ha parlato di oltraggio alla Costituzione e c’è stata una riunione urgente, in cui è stata decisa una ispezione immediata a Santa Maria Capua Vetere, per cui abbiamo già avuto il via libera e che si affianca alla filiera di comando”.
Il Ministero, secondo Francesco Paolo Sisto, è presente nella necessità percepita di fare chiarezza sull’episodio e intende fare emergere eventuali altri episodi in strutture in cui non siano stati rispettati i diritti dei detenuti. In particolare, è stata evidenziata la necessità di fornire a tutti i penitenziari italiani un sistema di videosorveglianza nei corridoi di incontro: “Si tratta di una modalità d’esercizio che dovrà essere garantita. Oggi conta offrire la necessità e la possibilità di testimoniare, a garanzia degli agenti e dei detenuti”.
FRANCESCO PAOLO SISTO: “NON ACCETTO IL CRUCIFIGE GIORNALISTICO AD EFFETTO”
Francesco Paolo Sisto, a “Omnibus”, ha poi comunicato la volontà di ricreare una sensazione di comunità nelle carceri: “Chiaramente la polizia fa il suo dovere e i detenuti scontano la pena, ma lo devono potere fare in assoluta sicurezza. Vi sarà tolleranza zero rispetto a tutti questi episodi. Le degenerazioni e le deviazioni da questi percorsi saranno sanzionate anche in ambito amministrativo”.
Ad oggi, a detta del sottosegretario alla Giustizia, possiamo dire che il Ministero svolgerà puntualmente un’attività di approfondimento sulla filiera di comando e saranno effettuati opportuni interventi laddove necessario, ma occorre rimarcare che “la magistratura di sorveglianza è stata tempestiva nell’aiutare la politica a intervenire e c’è stata sinergia. Non accetto il ‘crucifige’ giornalistico ad effetto”.