Il MEF sta lavorando sul migliorare i fringe benefit e i welfare, pensando ad aumentare il limite di esenzione fiscale fino a 2.000€ e 4.000€.
Dalla Cig arriva una nuova proposta per migliorare i fringe benefit, con l’obiettivo di aumentare i vantaggi per i lavoratori, favorendo il potere d’acquisto e l’incremento dei loro guadagni.
L’ipotesi è di raddoppiare le soglie attuali, passando da 1.000€ a 2.000€ per tutti i lavoratori e da 2.000€ a 4.000€ per chi ha figli a carico. Il piano si baserebbe sul rifinanziamento predisposto dal comitato italiano.
Fringe benefit e welfare più ricchi
L’idea di aumentare il valore dei fringe benefit e dei welfare aziendali si fa sempre più concreta. Sebbene lo spazio di manovra nel nuovo Bilancio possa essere limitato, un investimento di circa 500 milioni di euro permetterebbe di rafforzare il potere d’acquisto e di contrastare, almeno in parte, la crisi economica.
I premi in natura rappresentano un vantaggio importante per i lavoratori, che possono evitare esborsi diretti, preferendo voucher o esenzioni fiscali su cui non grava alcuna tassazione.
Con un aumento del limite esentasse fino a 4.000€, i dipendenti potrebbero risparmiare sulle utenze domestiche, sugli interessi dei mutui e su altri servizi o beni che non incidono sul reddito imponibile.
Una soluzione per tutti
Il Ministero del Lavoro punta non solo ad ampliare l’esenzione fiscale sui fringe benefit, ma anche ad aumentare le misure di welfare aziendale, incentivando i premi di produttività per stimolare i lavoratori a migliorare le proprie performance.
Tra le altre misure da prendere in considerazione (sotto l’occhio attento del MEF per via delle spese significative), rientra l’idea di ridurre l’aliquota IRPEF al 10% su specifici rinnovi di contratti lavorativi e su voci straordinarie come: gli straordinari, i giorni festivi e indennità da corrispondere su “turni”.
Oggi la stessa aliquota viene proposta ordinariamente al 35% o 40%, riducendo significativamente il salario.
Al momento sono queste le possibilità previste per il prossimo Bilancio, considerando le possibilità finanziarie ristrette e la difficoltà nel trovare delle opzioni più remunerative. Nei prossimi giorni il Ministero dell’Economia e delle Finanze valuterà attentamente il da farsi.