Gabriele Ciampi a “Vieni da me” per raccontarsi, ma si parte dai Grammy visto che è l’unico italiano in giuria. Non poteva non iniziare dal grande successo di Billie Eilish: «L’ho votata. È la più giovane ad aver vinto nelle cinque categorie più importanti, e alla sua prima partecipazione. Bad guy? C’è molto di classico in quella canzone», afferma il talentuoso compositore. Figlio di imprenditori nel settore degli strumenti musicali, ha studiato musica e poi ha lasciato l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti. «C’è stato grande caos in famiglia, mio padre ci ha messo un po’ a capire cosa stessi facendo, invece mia madre mi ha incoraggiato subito. Poi sono arrivate tante belle soddisfazioni». La sua prima copia l’ha mandata a Michelle Obama. «Mi contattò dopo sei mesi per suonare alla Casa Bianca. Abbiamo avuto l’onore di esibirci. Era la prima volta per un direttore d’orchestra italiano».
GABRIELE CIAMPI A VIENI DA ME: DA OBAMA AL PAPA E BOCELLI
Gabriele Ciampi parla anche dell’incontro con Michelle Obama. «Mi ha fatto vedere anche dei biscotti che ha fatto, perché ha una grande passione per la cucina». Anche l’ex First Lady ha vinto un Grammy: «Ne ha vinto uno per il suo audiolibro». Durante la serata è stato ricordato Kobe Bryant. «Si percepiva il dolore. Lui cantava sempre Volare di Modugno, era un grande appassionato di musica. E questo ci fa capire la grande considerazione per la musica italiana». Tra gli incontri speciali c’è quello con Papa Francesco: «L’emozione di incontrarlo e consegnarli l’album è indescrivibile. La forza e il carisma di questo uomo sono eccezionali. Con lui non c’era distanza, mi ha messo a mio agio. Mi ha incoraggiato, poche parole ma decise». Durante i suoi concerti l’orchestra è tutta femminile. «La mia battaglia è dare spazio, soprattutto al direttore d’orchestra donna». Poi rivela di non aver votato Andrea Bocelli ai Grammy: «Ho scelto Barbra Streisand, pensavo meritasse lei visto che era tornata ai Grammy dopo 33 anni».