Gene Gnocchi, chi è il comico e cabarettista, tra i più amati d'Italia? Il passato da calciatore e avvocato, poi la tv

Gene Gnocchi, comico e conduttore televisivo, è nato a Fidenza, paese del quale i suoi genitori erano originari. Dopo gli studi e la laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Parma, il comico per alcuni anni si è dedicato all’avvocatura, ma successivamente ha scoperto la sua grande passione, quella per il cabaret. Ha esordito così negli anni Ottanta allo Zelig di Milano, ottenendo i primi successi, tanto da essere chiamato al Maurizio Costanzo Show e partecipare in seguito ad una serie di programmi di grande popolarità come il “Gioco dei 9” condotto da Raimondo Vianello. È diventato poi volto di “Scherzi a parte” in coppia con Teo Teocoli.



Dopo “Mai dire gol” e una serie di programmi negli anni Novanta, nei primi anni Duemila Gene Gnocchi ha raggiunto la maturità artistica, recitando anche in un film, “Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica” di Lina Wertmuller. Ha condotto una serie di varietà televisivi come “Striscia la notizia” e “Meteore”, arrivando anche ad affiancare Simona Ventura nella conduzione del Festival di Sanremo. Negli ultimi anni della sua carriera si è diviso tra Rai e Mediaset, con vari programmi come “Quarta Repubblica” e “Citofonare Rai 2” in qualità di opinionista e conduttore.



Gene Gnocchi, chi è: la carriera da calciatore prima del successo in tv

Prima di cominciare la carriera in tv, Gene Gnocchi ha giocato a calcio fino in Serie C, vestendo le maglie di varie società gloriose come il Fiorenzuola. A 52 anni, un po’ per scherzo, ha lanciato un appello a società di Serie A chiedendo di essere ingaggiato per realizzare un suo sogno ed è stato tesserato prima dal Parma e poi dal Genoa, sfiorando quel desiderio.

“Mi allenavo ma non riuscii a giocare neanche cinque minuti, perché il Parma si salvò all’ultima giornata con l’Empoli. Peccato. Mi ero già messo d’accordo con il quarto uomo che facesse un recupero di un quarto d’ora in modo da poter giocare una ventina di minuti…” ha raccontato qualche tempo fa. Insomma, una figura davvero poliedrica tra cultura, tv e calcio.