La ex Spice Girl, Geri Halliwell è stata insignita di una laurea honoris causa per la sua attività benefica: l'educazione e il "super potere"
Alzi la mano chi si ricorda di lei. Eppure negli anni 90, insieme al suo gruppo, le Spice Girls, era la star della musica pop più amata e seguita del pianeta. Geri Halliwell, la rossa del gruppo, fresca cinquantenne (li ha compiuti lo scorso agosto) infatti non è più la celebrità che era una volta. L’ultimo disco solista, dopo la reunion delle Spice Girls, risale infatti addirittura al 2005, anche se nel 2013 ha fatto un altro disco, ma pubblicato solo in Australia, Half of me). Nel suo paese, il Regno Unito, invece Geri è ancora attiva, ha scritto infatti dei racconti, delle sceneggiature, ma soprattutto è impegnata in attività benefiche. Si è sempre data da fare infatti per sostenere l’alfabetizzazione dei bambini, l’accesso all’istruzione e la cause dei diritti delle donne. Una attività talmente intensa e apprezzata che nei giorni scorsi è stata insignita di una laurea honoris causa dalla Sheffield Hallam University come riconoscimento per il suo lavoro filantropico.
Un riconoscimento non da poco, tenendo conto che in Inghilterra, a differenza che da noi dove le lauree di questo tipo vengono date un po’ a tutti, anche solo perché si è famosi, questi riconoscimenti vengono assegnati dalle università per riconoscere risultati eccezionali in un particolare campo o servizio alla comunità. Geri è apparsa molto emozionata all’evento, ovviamente, sottolineando l’importanza dell’educazione, definita “un super potere”: “È un grande privilegio ricevere questo premio onorario dalla Sheffield Hallam University. Credo sinceramente che l’istruzione sia un super potere, che sostiene i giovani con la fiducia, la prospettiva e l’esperienza per perseguire i propri obiettivi e sogni di vita”. Parole non da poco anche se espresse in linguaggio giovanilistico, quasi da cartoon, ma in fondo lei e le sue compagne sono sempre state così, dei personaggi un po’ fiction e un po’ per bambini. Geri è anche vice patrona di Breast Cancer Care; ambasciatore inaugurale della Royal Commonwealth Society, con un focus specifico sull’istruzione e l’alfabetizzazione dei bambini; ambasciatrice di lunga data di The Prince’s Trust and Childline, ed è stata ambasciatrice delle Nazioni Unite per le donne per 10 anni. Ci si domanda come mai gli artisti di casa nostra non ricoprano analoghi incarichi: troppo impegnativo? O forse non viene riconosciuto loro un valore adeguato? Mistero, per non voler fare i cattivi…
