La Germania vuole offrire fino a 10mila euro ai migranti afghani che ritirano la richiesta di asilo: in cambio non potranno più presentarla in futuro

Secondo una recente rivelazione dell’emittente televisiva RND, la Germania starebbe valutando la possibilità di riconoscere un indennizzo economico ai migranti afghani che ritirano le richieste di asilo, offrendo loro anche vari tipi di supporto prima di cancellarli definitivamente dal programma federale di ammissione: una scelta contestata perché si ritiene che possa rivelarsi eccessivamente costosa, ma che in realtà nasconde – addirittura – un risparmio economico per la Germania rispetto ai costi che dovrebbe affrontare per rimpatriare quegli stessi cittadini.



Procedendo per ordine, è utile ricordare che attualmente la Germania è tra i paesi di destinazione più gettonati dei cittadini afghani, in particolare per quelli che hanno trovato rifugio in Pakistan negli ultimi complessi anni di tensioni sociali interne che hanno portato al potere i Talebani: proprio sul suolo pakistano, infatti, si stima che fino a pochi anni fa vivessero circa 3 milioni di afghani, molti dei quali in qualità di rifugiati.



La situazione, però, è cambiata rapidamente con l’intensificasi della pressione migratoria sui confini, tanto che nell’arco dell’ultimo anno e mezzo i migranti afghani rimpatriati – in larga parte forzatamente, anche tra coloro che avevano un regolare permesso di soggiorno da rifugiati – sono stati più di 1,5 milioni; mentre nel frattempo la Germania lo scorso agosto ha riaperto – da un lato – le porte ai richiedenti asilo provenienti dall’Afghanistan e – dall’altro lato – ha preso contatti con i Talebani per facilitare i rimpatri di chi viene condannato per dei reati.



Dalla Germania 10mila euro per i migranti afghani: “In cambio saranno respinti e non potranno più fare domanda di asilo”

Da agosto a questa parte la Germania ha complessivamente accolto solamente 112 migranti afghani, solo due dei quali con le procedure ordinarie (i restanti dopo l’impugnazione in tribunale del rifiuto da parte loro), ma si sono accumulate quasi 3mila domande pendenti che starebbero intasando gli uffici federali per la migrazione: proprio per limitare questo intasamento è stata formulata dal governo della Germania l’ipotesi dalla quale siamo partiti.

(Ansa)

L’idea della Germania sarebbe quella di offrire ai migranti afghani che hanno domande in sospeso un indennizzo economico che può andare da un minimo di 2mila 500 euro – per chi deve ancora partire – fino a un massimo di 10mila euro – per chi già si trova sul territorio della Germania oltre a supporto medico, alloggi temporanei, pasti e un supporto logistico per il loro ritorno; tutto in cambio del divieto assoluto di ripresentare in futuro la richiesta di asilo sul suolo tedesco.

Come accennavamo prima, il pagamento – specialmente i 10mila euro – potrebbe sembrare un’alternativa piuttosto costosa: in realtà, però, il beneficio sarebbe doppio perché oltre ad alleviare la pressione sugli uffici federali della Germania, vi sarebbe anche un risparmio rispetto ai costi per il rimpatrio che tendenzialmente superano i 15mila euro; oltre che sui costi indiretti che il governo affronta per vagliare le domande.