Trovato l'accordo per nuovo Governo Germania: Merz con CDU, CSU e SPD per uscire dalla crisi puntando su riarmo, economia e lotta a immigrazione irregolare
MERZ E SCHOLZ TROVANO L’ACCORDO: AL VIA IL GOVERNO ATTESO (E COL REBUS DELL’ELETTORATO)
A due settimane esatte dal trionfo alle Elezioni Federali 2025, il leader dei cristiano-democratici Friedrich Merz annuncia la nascita del Governo di Germania: in conferenza stampa congiunta con gli altri leader della prossima coalizione “nero-rossa”, il cancelliere in pectore conferma l’accordo raggiunto tra CSU-CDU e SPD per la formazione del Governo chiamato a ribaltare economia e crescita per un Paese in crisi dopo gli ultimi anni della gestione “semaforo” per l’ex cancelliere Olaf Scholz.
Dopo 5 anni dalla fine dell’epoca Merkel, rinasce in Germania la “Grosse Koalition” con una spinta maggiormente verso destra specie sul tema sicurezza e immigrazione: l’accordo tra la CDU di Merz, la “gemella” bavarese CSU di Soeder, e l’SPD di Scholz e delle “nuove” figure emergenti Lars Klingbeil e Saskia Esken (che hanno partecipato alle trattative), è siglato e definito con un programma ambizioso e da mettere subito in pratica. Con 328 seggi sui 630 totali a disposizione nel Bundestag, la maggioranza del nuovo prossimo Governo Merz è stabile ma non “blindata” e servirà per questo capire bene l’evolversi degli accordi che porteranno CDU e SPD nei prossimi 5 anni di riforme in Germania.
Il mandato esplorativo che i risultati elettorali hanno concesso alla CDU tedesca, dopo aver battuto l’AfD di 8%, sono dunque terminati: nelle prossime settimane nascerà la nuova Legislatura a Berlino, con Merz che rivendica il programma netto «per la stabilità, la coesione sociale e la forza economica». Occhi puntati sul contratto di Governo ma anche su come l’elettorato dei rispettivi maxi-partiti di Germania prenderà le novità introdotte dal prossimo cancelliere Merz: con la destra radicale di Weidel in costante crescita, l’accodo “europeista” e anti ali estreme dovrà mostrare un cambio di passo deciso per il Paese a rischio recessione, altrimenti dopo il fallimento di Scholz anche la nuova Grosse Koalition potrebbe trovarsi in serie difficoltà nel riottenere la fiducia degli elettori.
„Die Sondierungen zwischen @CDU, @CSU und SPD sind abgeschlossen. Das Ergebnis: Eine klare Agenda für Stabilität, wirtschaftliche Stärke und gesellschaftlichen Zusammenhalt. Wir setzen auf Investitionen in Infrastruktur, eine wettbewerbsfähige Wirtschaft, eine solide… pic.twitter.com/6Z9dUW9TVL
— Friedrich Merz (@_FriedrichMerz) March 8, 2025
I PUNTI CHIAVE DELL’ACCORDO TRA POPOLARI E SOCIALISTI: SU COSA PUNTA IL CANCELLERIE MERZ
Nella conferenza stampa integrale tenuta a Berlino al termine delle trattative per la formazione del nuovo Governo di Germania, il cancelliere a breve nominato dal Presidente della Repubblica Steinmeier ha indicato i punti centrali del contratto messo a punto con l’alleato Soeder e con i rivali della socialdemocrazia. In primo luogo, tenendo fede alla campagna elettorale incentrata molto sul tema sicurezza, Merz annuncia una svolta sulla politica dell’immigrazione: controlli alla frontiera molto più stretti, respingimenti e rimpatri più frequenti, sospendendo la “legge” Merkel sugli arrivi dall’Afghanistan e pure il ricongiungimento familiare automatico.
Il governo Merz, almeno a parole nel nuovo contratto siglato con l’SPD, punta ad una politica aggressiva sui migranti irregolari, ampliando i poteri alle frontiere e nelle varie sedi dei centri di accoglienza: «Ripristineremo l’obiettivo di limitare l’immigrazione nella legge», rivendica il leader della CDU al termine delle trattative con Scholz & Co. Sulla politica fiscale, il nuovo Governo cercherà di liberare spazio ad aziende e cittadini per invertire la rotta di una crescita minima e di un’economia in crisi, specie per le politiche “pro-green” sul settore automotive e industriale.
Tema enorme e molto divisivo nel Bundestag, è la riforma di allentamento del freno al debito: l’Unione dei Cristiano Democratici di Germania, d’accordo con la SPD, intendono modificare già in questi ultimi giorni di vecchia Legislatura la legge costituzionale per allentare le politiche di austerità contraddistinte dall’epoca di Angela Merkel cancelliera. Complice la spinta a livello UE con le proposte della Presidente (in quota CDU, ndr) Ursula Von der Leyen su difesa e riarmo, Berlino con la “Schuldenbremse” sul debito nazionale vuole ampliare i finanziamenti e gli investimenti, molti dei quali sul fronte difesa.
Dopo anni in cui la dottrina tedesca era non superare mai il 3% del PIL con il deficit – con conseguenze alle volte catastrofiche per molti altri scenari europei fuori dalla Germania – l’avvento di Trump, le guerre in corso e la chiamata al “riarmo” di Bruxelles, hanno convinto i partiti del nuovo Governo a concedere più spazio alla spesa anche in deficit. Il “bazooka” da mille miliardi, con cui Merz “cita” una svolta di Draghiana memoria, sarà probabilmente il vero banco di prova del prossimo Governo “nero-rosso” che si insedierà a Berlino.
Live-Statement mit Markus Söder, Lars Klingbeil und Saskia Esken https://t.co/pTlHr0JxZh
— Friedrich Merz (@_FriedrichMerz) March 8, 2025
