Gianmarco Carroccia/ Chi è “l’interprete” di Lucio Battisti: “Ognuno nasce com’è”

- Jacopo D'Antuono

Gianmarco Carroccia e quella somiglianza impressionante con Lucio Battisti: "Ma non chiamatemi sosia o imitatore. Ognuno nasce com'è..."

Gianmarco Carroccia e Mogol Gianmarco Carroccia e Mogol al Maurizio Costanso Show (Facebook, 2019)

Gianmarco Carroccia porta Lucio Battisti-Mogol ai Migliori Anni: “Ma non chiamatemi sosia o imitatore”

Uno sguardo distratto potrebbe scambiare Gianmarco Carroccia per Lucio Battisti. Stesso look, stessi capelli ed una voce abbastanza somigliante. E’ il dono ma anche la maledizione di un bravissimo artista, che guarda caso ama Lucio Battisti e che da anni, in giro per l’Italia, regala emozioni e momenti indimenticabili con concerti che celebrano l’indimenticabile Lucio. “Ma io non sono un sosia né tantomeno un imitatore”, spiega Carroccia in una intervista riportata da Modena Today in occasione di un suo evento al Teatro Storchi.

“Ognuno nasce come nasce ed è a suo modo unico. Capisco che la somiglianza ha il suo peso, ma voglio cercare di far capire che non si tratta di uno sfruttamento dell’immagine, ma solo di un modo di ricordare le sue canzoni e rendere omaggio a un repertorio assolutamente straordinario”. In svariate occasioni Gianmarco Carroccia è salito sul palco assieme a Mogol, raccontando Battisti attraverso le sue canzoni.

Gianmarco Carroccia, impressionante somiglianza con Battisti. Mogol: “Con Lucio fu un’alchimia speciale”

E quella di questa sera ai Migliori Anni è l’occasione perfetta per vedere all’opera Gianmarco Carroccia. Per conoscere meglio un artista eccellente che, con grande dedizione, passione e competenza “riporta in vita” Battisti. I concerti di Carroccia, solitamente, prevedono esecuzioni dal vivo che raccontano appunto il lungo sodalizio tra Lucio e Mogol. Questa sera, inevitabilmente, ci sarà solo un assaggio delle tante canzoni che hanno segnato una generazione e che, ancora oggi, fanno sognare.

“Con Lucio fu l’alchimia perfetta. Anche se eravamo diversissimi, lui così riservato e io estroverso, quando ci trovavamo scattava la magia. Lui mi portava la musica e, partendo da quella, io trovavo le parole: una totale sintonia, questa è stata la chiave del successo durato 10 anni”, le parole di Mogol a proposito del suo rapporto con Battisti.





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