M5s, Dino Giarrusso nella bufera: l'ex inviato de Le Iene "pizzicato" su contributi da lobbisti. Fonti grilline: "Fatto grave"
Dino Giarrusso non ci sta. L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle è tornato sulle donazioni dei lobbisti, a partire da quella di Ezia Ferrucci, in una lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera ed ha tenuto a precisare di essere stato lui per primo a contattare i probiviri per chiarire la sua «trasparenza e il rispetto delle regole». L’ex iena ha spiegato di non sapere che l’imprenditrice fosse attiva anche nell’attività di lobbing: «Sapevo solo fosse un’imprenditrice vicina al Movimento e che aveva finanziato la campagna del 2018, il che per me era una assoluta garanzia di purezza. Comunque solo dopo aver visto la ricevuta della fattura per quel contributo elettorale del 2018 ho deciso di accettarlo a mia volta per le elezioni del 2019». Dino Giarrusso ha respinto al mittente le accuse di slealtà, sottolineando di essere stato vittima di una ambiguità per quanto riguarda il limite di 3 mila euro a donazione. L’europarlamentare non si autosospenderà, ha rimarcato, prima di affermare di essere vittima di un complotto: «Temo che ci sia dietro l’incessante opera di chi ha creato correnti, ha infranto mille volte le regole e anziché lavorare o attaccare i nostri avversari, continua ad aizzare guerre interne. Questo mi addolora perché il Movimento in Italia ha già molti nemici, e chi oggi si comporta così aiuta i nostri nemici, la Restaurazione, quelli che vorrebbero far fuori Conte e veder scomparire il Movimento». (Aggiornamento di MB)
M5S, DINO GIARRUSSO A RISCHIO ESPULSIONE
Dino Giarrusso nei guai, rischia l’espulsione del Movimento 5 Stelle. Report ieri ha acceso i riflettori sulle donazioni ricevute dall’ex invito de Le Iene ai tempi della campagna elettorale per le Elezioni Europee del 2019. Denaro scottante, considerando che è arrivato direttamente da lobbisti: pensiamo ai 4.800 euro donati da Ezia Ferrucci, socia della Bdl Lobbying srl. O ancora alla cifra simile donata da Carmela Vitter, moglie di Piero Di Lorenzo, titolare della Irbn di Pomezia. «La questione è molto grave, va fatta chiarezza», il breve commento di fonti del collegio dei probiviri M5s ai microfoni di Adnkronos. Dino Giarrusso rischia importanti provvedimenti disciplinari e il caso è già arrivato sul tavolo del collegio dei probiviri su segnalazione del capo politico Vito Crimi.
M5S, SOLDI DI LOBBISTI A GIARRUSSO: LA DIFESA
Non è esclusa l’espulsione per Dino Giarrusso, dunque, che comunque si è detto tranquillo a proposito del procedimento interno avviato nelle scorse ore. Il Corriere della Sera ricorda che ogni candidato del Movimento 5 Stelle alle Europee poteva ottenere un massimo di 3 mila euro come contributo elettorale da un medesimo soggetto finanziatore. Tetto superato in più occasioni dai lobbisti che hanno finanziato Giarrusso. «È un vademecum interno, legato solo alle Europee, che onestamente mi era sfuggito. Ho comunque comunicato tutto, in piena trasparenza, sia al nostro comitato interno che naturalmente agli organi previsti dalla legge, e nessuno ha avuto nulla da ridire su questo», la difesa dell’ex inviato de Le Iene, che ha pubblicato un lungo video su Facebook per fare le precisazioni del caso e replicare al servizio di Report