Ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani a processo su decisione del gip che ne ha disposto l'imputazione coatta per maltrattamenti
Ginnastica ritmica e caso abusi sulle “Farfalle”: la ct Emanuela Maccarani andrà a processo su decisione del gip di Monza che, poche ore fa, ne ha disposto l’imputazione coatta respingendo l’istanza di archiviazione proposta dal pm.
Lo riporta ANSA, secondo cui a rendere nota la decisione è stato il presidente del Tribunale Maria Gabriella Mariconda. Il giudice per le indagini preliminari avrebbe invece accolto la richiesta di archiviare la posizione di Olga Tishina, assistente dell’allenatrice. Secondo il gip, quest’ultima e altri membri dello staff sarebbero stati “succubi delle intemperanze caratteriali” di Emanuela Maccarani.
Ginnastica ritmica e abusi sulle “Farfalle”: Emanuela Maccarani alla sbarra per maltrattamenti
2 anni fa, la denuncia di due atlete della Nazionale aveva fatto scattare il caso abusi nella ginnastica ritmica e ora arriva il colpo di scena dopo le istanze di archiviazione presentate dalla Procura per Emanuela Maccarani e la sua assistente. Per la ct, la decisione del gip del Tribunale di Monza apre al rinvio a giudizio e quindi andrà alla sbarra in veste di imputata di maltrattamenti.
Emanuela Maccarani è direttrice tecnica della prima squadra azzurra dal 1996 e risponderà in aula delle contestazioni finite al centro dell’inchiesta. “Siamo molto soddisfatti, l’impianto accusatorio è solido“, ha dichiarato all’ANSA l’avvocato Giovanni Battista Frisoli, legale di Anna Basta, ex atleta delle”Farfalle” di Desio (Monza) che denunciò i presunti abusi insieme alla ginnasta Nina Corradin.