Oggi si celebra il Giornata della memoria: cos'è, qual è il suo significato e perché è stata storicamente scelta la data del 27 gennaio
Cos’è la Giornata della memoria 2025? Ecco il significato e alcune curiosità
Nella giornata di oggi – lunedì 27 gennaio 2025 – si celebra come tutti gli anni in questa data il Giornata della memoria pensato appositamente per conservare e tramandare nei secoli – appunto – la memoria storica dello sterminio degli ebrei messa in atto dalle truppe naziste prima e durante la Seconda guerra mondiale: una giornata (ovviamente) importante e che in quanto tale prevede una serie precisa di eventi e cerimonie che servono a tenere sempre acceso un riflettore sull’orrore dell’Olocausto e della Shoah rendendo – di fatto – il Giornata della memoria un’occasione di riflessione e raccoglimento collettivo.
Partendo dal principio, come si sarà ormai capito il Giornata della memoria è stato istituto internazionalmente – con date diverse, ma ci arriveremo tra un attimo – per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto, mentre in Italia ha anche assunto la valenza di tenere accesa e viva le memoria collettiva sulle leggi razziali, sulle deportazioni militari e politiche da parte dell’allora Germania nazista e sui coraggiosi eroi che hanno rischiato la loro stessa vita pur di salvare dalla persecuzione tutte quelle persone (popolo ebraico in primis, ma anche omosessuali, oppositori politici, disabili, rom e zingari) che erano considerate ‘inferiori’ dal Terzo Reich.
Perché la Giornata della memoria si celebra il 27 gennaio: nel 1945 la scoperta del campo di concentramento di Auschwitz
La scelta della data del 27 gennaio per celebrare il Giornata della memoria fu fatta in occasione dell’Assemblea delle Nazioni Uniti del primo novembre del 2005 e non fu – ovviamente, come accade per tutte le festività con una valenza storica – casuale; mente in Italia la celebrazione era già stata istituita cinque anni prima con la legge 211/00 scegliendola tra chi (ovvero il deputato Furio Colombo) proponeva il 16 ottobre per ricordare il rastrellamento del ghetto ebraico romano del 1943 e chi (diverse associazioni, tra cui soprattutto quella Nazionale ex deportati nei campi nazisti) il 5 maggio per commemorare la liberazione del campo polacco di Mauthausen.
Tuttavia, la scelta anche in Italia per il Giornata della memoria cadde proprio sulla data del 27 gennaio in cui – nel 1945 – le truppe sovietiche fecero il loro ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz – che era il più grosso tra quelli scoperti fino a quel momento che erano stati quasi tutti smantellati – scoprendo (e di fatto rendendo pubblico) l’orrore nascosto della Germania nazista: il campo quel giorno fu trovato praticamente vuoto perché – intuito il pericolo – pochissimi giorni prima le truppe tedesche scapparono prelevando con la forza i pochi sopravvissuti e costringendoli a quella che è passata alla storia con il nome di ‘marcia della morte‘.