Via libera di Mattarella al ddl Nordio che contiene l’abuso d’ufficio, no del centrodestra in commissione per le Politiche Ue alla direttiva del Parlamento e del Consiglio europeo sulla lotta alla corruzione. Governo compatto sul nodo giustizia, con la bocciatura del testo Ue che ribadisce la necessità dell’abuso di ufficio perché “risulterebbe palesemente in contrasto con il principio di sussidiarietà e con quella di proporzionalità”.
Come evidenziato dal Corriere della Sera, lo strappo acuisce lo scontro tra maggioranza e opposizione, considerando che la riforma del Guardasigilli parte dall’abolizione dell’abuso d’ufficio. “A livello europeo, la questione dell’abuso d’ufficio è una facoltà del singolo Stato nazionale. Per quanto mi riguarda, andiamo avanti sull’abuso d’ufficio”, le parole del vicepremier Antonio Tajani. Veementi le proteste di Pd e M5s, mentre il Terzo Polo con Enrico Costa condivide la scelta dell’esecutivo.
Giustizia il parere di Costa (Azione)
“La direttiva? La reazione istintiva e scomposta della Commissione europea al Qatargate. E’ una proposta del tutto sproporzionata”, le parole al Corriere del segretario del gruppo di Azione Enrico Costa. E non si tratta dell’unico problema secondo il deputato: ”La proposta contrasta con le convenzioni internazionali firmate anche dalla Ue, che su alcuni reati lascia la discrezionalità ai singoli Stati. Non si limita ad armonizzare, impone ad esempio sanzioni inverosimili, come la limitazione del diritto di voto per i condannati”. Soffermandosi sull’abuso di ufficio, Costa ha sottolineato che oggi si utilizza unicamente per le indagini preliminari e non per condannare, si usa sempre quando non c’è una chiara prova di reato e le indagini seguono tutte lo stesso schema: “Non me la prendo con i magistrati, ma con la norma. La usano le opposizioni locali contro i sindaci, si aprono le indagini, magari c’è il rinvio a giudizio, poi arrivano puntuali i proscioglimenti. Ho contato 150 sindaci assolti negli ultimi anni”.