La Grecia si prepara a una dura stretta sui migranti: chi arriva illegalmente e rifiuta il rimpatrio volontario, potrà essere incarcerato per 5 anni
La Grecia – esattamente come una consistente parte degli altri paesi che fanno parte del blocco europeo, e non solo – si sta preparando a un’importante stretta contro i migranti illegali promossa dal Ministro per la migrazione e l’asilo Thanos Plevris, recentemente insediatosi dopo che numerosi vertici governativi si sono dimessi a causa di un ampio scandalo sulla corruzione: una stretta che dovrebbe, in alcuni casi, passare anche per il carcere, considerando l’immigrazione clandestina un reato penale.
Tra le prima mosse del ministro della Grecia c’è stata – non a caso – la richiesta di una revisione dettagliata di ogni beneficio economico del quale i migranti godono per calcolare i costi esatti del fenomeno migratorio e capire i punti sui quali si deve intervenire per abbattere le spese; il tutto unitamente a un processo di revisione sul funzionamento degli accordi tra il governo e le ONG, considerate dallo stesso Plevris dei veri e proprio enti “professionali”.
Non solo, perché tra le tante iniziative già messe in campo dal ministro c’è anche una sospensione temporanea – attualmente in vigore per tre mesi, ma che verrà probabilmente prorogata prima della scadenza – delle richieste di asilo in Grecia per che proviene dai paesi Nordafricani; mentre al contempo tutti i presunti minori non accompagnati che si rifiuteranno di sottoporsi ai test medici per accertare l’effettiva età, saranno automaticamente considerati adulti e trattati come tali.
La stretta sui migranti in Grecia: carcere da 2 a 5 anni per chi rifiuta il rimpatrio volontario
Venendo al punto più importante – e ovviamente controverso – della stretta sui migranti messa in campo dalla Grecia, il ministro Thanos Plevris sembra aver proposto (riferisce l’agenzia greca Liberal) una revoca di qualsiasi processo di regolarizzazione dei richiedenti asilo che arrivano illegalmente sul territorio di Atene, considerandoli – di fatto – tutti dei veri e proprio fuori legge; mentre le novità più importanti dovrebbero riguardare il processo di rimpatrio.

Infatti, nell’idea del ministro della Grecia, i migranti illegali che non riusciranno a ottenere l’asilo politico saranno costretti – entro una determinata finestra di tempo – a optare per il rimpatrio volontario nel loro paese di origine: chi non rispetta l’obbligo, potrebbe incappare nell’accusa penale di “soggiorno eccedente la durata di permanenza” e – se dichiarato colpevole nel processo per direttissima che si aprirà – potrebbe finire in carcere per un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni.
