Gudziak: “La Chiesa non ha influenza in Russia”/ “Alto numeri di aborti e suicidi”
Gudziak, arcivescovo di origini ucraine, parla del conflitto in corso con la Russia, dei cambiamenti nel mondo

Gudziak: “Dopo il conflitto ci sarà progresso ecologico”
Borys Andrij Gudziak, arcivescovo cattolico con genitori provenienti dall’Ucraina, ha parlato del conflitto in corso tra Russia e il Paese di Zelensky. Sulle pagine de Le Figaro, ha affermato: “La resistenza ucraina è un punto di svolta. Quando ero in carica qui a Parigi come vescovo, la Brexit era appena avvenuta. Gli altri paesi si chiedevano se non dovessero lasciare l’UE, Donald Trump stava lavorando duramente per indebolire la NATO… Molti paesi non volevano dare il 2% del loro PIL per la difesa. Ma tutto è cambiato: l’Europa tiene duro e due nuovi paesi, Finlandia e Svezia, si preparano ad entrare nella Nato. La gente si è anche resa conto di quanto fosse fragile e globale la situazione alimentare, poiché l’Ucraina ha alimentato gran parte dell’Africa e improvvisamente i combattimenti hanno colpito queste forniture vitali”.
Dopo il conflitto, le cose potrebbero cambiare. La guerra ha infatti mostrato la fragilità dell’approvvigionamento alimentare ed energetico. Per questo, secondo Gudziak, le cose potrebbero essere diverse dopo il conflitto: “Penso anche che ci sarà un progresso ecologico. Perché paesi come la Germania, abituati agli idrocarburi russi poco costosi e accessibili, capiscono che dobbiamo liberarci da questa dipendenza. Il commercio non era una garanzia contro la guerra. Insomma, l’economia, l’agricoltura, gli affari militari, tutto è sottosopra!”.
Gudziak: “Grande crisi del Patriarcato di Mosca”
Secondo l’arcivescovo Borys Andrij Gudziak, “Questa è la prima “guerra mondiale connessa” della storia. Possiamo vedere le foto, la distruzione, le lacrime. Ma le persone vedono qualcos’altro che le sconvolge: non solo devastazione ma grande valore umano! Vedono persone che non fuggono, o addirittura tornano a combattere e si mettono in pericolo”. Parlando della Russia, l’arcivescovo cristiano ha spiegato che “Il Patriarcato di Mosca sta infatti attraversando una grande crisi. Più cattolici vanno in chiesa a Parigi che ortodossi a Mosca. Sono solo il 4% i russi che vanno alla messa di Pasqua mentre questo dato indica in Francia il partecipazione regolare alla Messa”.
Secondo Gudziak, la Chiesa non ha influenza sulla cultura russa: “Prendi l’aborto, che il patriarcato nega: il tasso di aborti in Russia è il più alto del mondo! È paradossale che così tante persone in Occidente credano che la Russia sia il difensore dei valori tradizionali. La Russia ha un tasso astronomico di divorzi, suicidi, depressioni. Cosa c’entra questo con i valori tradizionali e il Vangelo? Non lo so. La Chiesa russa è ampiamente screditata, il che è un male, perché la Russia ha bisogno di una Chiesa sana. Ma in Ucraina la gente vuole prendere le distanze da questa Chiesa che incoraggia i russi a ucciderci”.
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