Dal Green Deal agli eco-fanatici, Guido Crosetto senza filtri ai microfoni de La Verità. Il ministro della Difesa ha stigmatizzato la recente uscita sul negazionismo climatico di Bonelli – definito il Timmermans italiano – sottolineando che se gli obiettivi sono giusti, i metodi sono irragionevoli: “Pensare che attività industriali profondamente diverse, dai produttori di angurie alle acciaierie, possano raggiungere tutte insieme l’impatto ambientale zero, è pura, anche se lucida, follia. Eppure, questi signori insistono: qualcuno perché ha i paraocchi, qualcun altro, come Bonelli, perché convinto di guadagnarci qualcosina in termini di consenso. Ma parliamo, in quest’ultimo caso, di uno zero virgola”.
Per Crosetto si persevera con un’impostazione controproducente e caricando la discussione di ideologia si fa solo del male al pianeta: “Una volta che avremo distrutto un quarto dell’industria europea per regalarlo alla Cina, come pensate che reagirà la gente? Per reazione, tutti odieranno ogni buon proposito ambientale, associando le battaglie sul clima alla perdita secca di posti di lavoro”.
L’analisi di Crosetto
Nel corso del suo intervento, Crosetto ha rimarcato che senza la vittoria dell’asse popolari-conservatori l’industria europea sarebbe condannata: “Ammaineremmo la bandiera blu con le stelle per sventolare la bandiera bianca. Diventeremmo una succursale cinese. Eppure, in questi giorni, sento in giro troppe invettive e poche analisi strategiche”. A tal proposito, l’esponente di FdI ha spiegato – a proposito dell’Africa – di essere più spaventato dall’avanzata di Pechino che della Russia: “Sì, perché la Russia si muove attraverso la Wagner, in sostanza una società di mercenari che lavora solo per fare soldi: offre soldati e prende miniere. La Cina, invece, occupa politicamente, insedia la propria manodopera, sfrutta le ricchezze in modo sistematico, mette sotto controllo le istituzioni. Pechino si muove con una proiezione a 30-40 anni, adottando una prospettiva temporale che noi occidentali abbiamo disimparato”.