GUITAR HERO/ Il blues di Robben Ford, da Woodlake alla Brianza…
WALTER MUTO ci guida alla scoperta del blues di Robben Ford, che nelle sue mani diventa qualcosa di nuovo, si trasforma, si modifica e si arricchisce di nuove e inedite sfumature

La prima volta che ho letto questo nome è stato su un piccolo metodo musicale. Pochi fogli, pochi righi di musica, una vera rivelazione. Una maniera di affrontare il fraseggio blues che pure studiando il mio strumento, la chitarra, da diversi anni, non avevo mai visto. Fraseggi inconsueti, voicing degli accordi (posizioni sul manico dello strumento) inusuali, scansioni ritmiche che introducevano nuova linfa in un genere che avevo sempre considerato piuttosto monotono e ripetitivo, il Blues, appunto.
Compresso in poche righe di musica era rappresentato un sommario di quella che è la cifra stilistica di Robben Ford, che non avrebbe potuto esistere senza questa radice. Il Blues, come accade per tutti i grandi, nelle sue mani si modifica, si trasforma, si arricchisce di nuove sfumature. Cominciamo a conoscerlo così, alle prese con uno standard blues e nella situazione minimale del trio (chitarra basso e batteria), peraltro con due compagni di grande levatura, Tom Brechtlein e Roscoe Beck.
Robben Ford & The Blue Line – Talk To Your Daughter
Si incomincia a percepire qualcosa del ricco e variegato fraseggio di Robben Ford. Non era l’unico che in quegli anni Ottanta sperimentava nuovi percorsi per il blues elettrico. Si ricordino almeno anche John Scofield e Scott Henderson, in direzioni diverse e complementari, e su tutti il grande Larry Carlton. Ecco un’occasione di vedere i due grandi delle sei corde (Carlton e Ford) condividere lo stesso palco. Stili a confronto, a ritmo di bossanova veloce.
Larry Carlton & Robben Ford at Tokyo Jazz Festival
Per dare qualche notizia in più, non dimentichiamo le collaborazioni di altissimo profilo che Robben Ford ha avuto nella sua carriera, a partire dall’inizio degli anni Settanta. Solo per citarne alcune, Joni Mitchell per un tour e un album che la cantautrice realizzò con la band di Ford, i L.A. Express; George Harrison e il gruppo fusion degli Yellowjackets. Sì, perché nonostante il capello lungo il Signor Robben Ford, classe 1951, se la matematica non è un’opinione, il 16 dicembre di questo 2011 compirà 60 primavere, 42 delle quali spese a suonare. Lunga vita a Robben Ford!
Per finire, possiamo vedere l’artista in un backstage, che accenna in unplugged un brano che proporrà durante la serata, e poi lo stesso brano nella versione con la band. Ecco quindi Lateral climb in versione acustica…
Robben Ford – Lateral climb unplugged
…e in concerto accompagnato dalla band.
Robben Ford – Lateral CLimb
Non dimentichiamo che Robben Ford sarà in concerto nella formazione Blue Line l’8 luglio al Brianza Blues Festival, un’ottima occasione per vedere una sua performance dal vivo! Enjoy!
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