Lo scrittore Michel Houellebecq riflette sull'attualità e sulla crisi dell'Occidente che identifica nella perdita dei valori attribuiti al cattolicesimo
In una rara intervista concessa a Il Giornale, il celebre scrittore francese Michel Houellebecq ha riflettuto sull’attualità che vediamo dilagare nell’intero mondo occidentale, tra due conflitti che si sono scatenati alle porte d’Europa, sempre più ampie divisioni sociali e una Francia – per lui terreno ben conosciuto – che sembra essere al centro di un vero e proprio caos dal quale nessuno (Macron in primis) sembra avere idee per uscirne: situazione che – secondo Houellebecq – dimostrano quanto si sbagliassero i suoi colleghi che negli anni ’80 la storia fosse finita; mentre a suo avviso è solamente continuata “sotto altre forme”.
Partendo dai conflitti alle porte d’Europa Houellebecq ci tiene a chiarire che – di fatto – la Francia “non [ha] mai avuto grandi rapporti (..) con l’Ucraina e la Russia” venendo toccata solo marginalmente dal conflitto, ma ben più importante e che li vede “direttamente coinvolti” è la situazione in Medio Oriente visto che all’ombra della Tour Eiffel sono ospitate “la più grande comunità musulmana (..) e la più grande ebraica” di tutta l’Europa; mentre a suo avviso è riprovevole che un artista esprima la sua opinione su fatti delicati perché – spiega – “sembra che (..) voglia convincere i lettori” a prendere una determinata posizione.
Houellebecq: “L’Occidente è andato in crisi quando ha perso la monarchia e il cattolicesimo”
Allargando il suo sguardo all’intera attualità, Houellebecq spiega che del 20esimo secolo sono rimasti solo “il liberismo e il capitalismo“, ma tende anche a non voler considerare “necessariamente un male” la globalizzazione dato che permette ai paesi di “agire egoisticamente secondo i propri interessi“, esattamente – ma non lo dice esplicitamente – come stanno facendo gli USA in un’idea piuttosto “semplice” secondo cui “il libero scambio va bene quando conviene” altrimenti si può ricorrere a idee protezionistiche.
Certo è – secondo Houellebecq – che l’Occidente è al centro della “decadenza” e del “nichilismo”, senza più quel potere che aveva fino a “cento anni fa”: un problema vero anche in Francia, in cui identifica il problema principale nella perdita “della monarchia e del cattolicesimo” dopo l’era di Napoleone; tutto fino a una “perdita di valore del voto” che ha portato alla nascita dei “gilet gialli” e a un presidente – Macron – che ammette di “non (..) capire” dato che “non sembra avere convinzioni ben definite“.