Ida Cuffaro passa esame per diventare magistrato/ Papà Totò Cuffaro: “Sono felice”

- Chiara Ferrara

Ida Cuffaro, figlia di Totò Cuffaro, passa l'esame per diventare magistrato: scoppia la polemica in virtù della condanna del padre per frequentazioni mafiose

totò cuffaro (La7)

Ida Cuffaro, figlia di Totò Cuffaro, ha passato l’esame per diventare magistrato ed è stata ammessa all’orale. Al concorso hanno partecipato 3.797 candidati, ma soltanto 220 hanno ottenuto il raggiungimento dell’obiettivo. I posti disponibili in totale erano 310. L’avvocatessa, che lavora già da sette anni,  adesso andrà dunque avanti con il suo percorso. La sua carriera promette bene: si è laureata a pieni voti alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e dal 2013 lì lavora come ricercatrice, oltre a condurre anche la sua professione.

Una macchia però pesa sul profilo della trentenne: si tratta della condanna del papà per frequentazioni mafiose. È per questo motivo che la notizia del superamento dell’esame da parte di Ida ha creato qualche polemica. Totò Cuffaro nonostante abbia una pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici d’altronde è tornato ad affacciarsi sulla scena politica. Proprio in queste settimane come riportato dal Corriere della Sera è impegnato a sostenere la candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo, creando malumori tra gli altri candidati.

Ida Cuffaro passa esame per diventare magistrato: pareri divisi sulla questione

La vita di Totò Cuffaro e quella della figlia Ida Cuffaro, che ha passato l’esame per diventare magistrato, tuttavia, sono due cose ben diverse. Le colpe del fondatore della Nuova DC non ricadranno su di lei, che da parte sua intende restare lontana dai riflettori. “Io so che lei non vorrebbe che io ne parlassi, non ama stare al centro dell’attenzione”, ha premesso l’ex presidente della Regione siciliana nel corso di un’intervista rilasciata ad Adnkronos sul tema. E aggiunge: “Io sono molto orgoglioso della scelta di mia figlia perché testimonia la grande e ostinata fiducia che mia figlia ha nella giustizia, d’altronde come la mia. Io condivido pienamente la sua scelta di volere fare il magistrato perché è la cosa più bella che potesse fare, una scelta di legalità”.





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