Il boss della mafia turca Baris Boyun è stato arrestato nel Viterbese insieme alla sua banda: emesse 18 misure cautelari. Smantellata un'intera rete
Ad agire è stata una task force congiunta di forze dell’ordine italiane e Interpol: all’alba le forze hanno fatto irruzione in un appartamento di Bagnaia, un quartiere di Viterbo, sito in via Cardinal G. Francesco di Gambara. Lì si trovava il boss della mafia turca Boyun, che sarebbe stato trasferito a Milano. Il boss era stato arrestato nell’agosto 2022 a Rimini, dopo un mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti dal governo turco, e si trovava ai domiciliari: avrebbe continuato a dirigere i traffici nonostante fosse attenzionato. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio, minacce, lesioni, associazione a delinquere e violazione sulla legge sul possesso di armi. L’uomo, dopo l’arresto del 2022 aveva chiesto protezione internazionale all’Italia.
Boyun dirigeva la banda anche dai domiciliari
L’indagine che ha portato all’arresto delle 19 persone vicino Viterbo era partita nell’ottobre del 2023 dopo il fermo di tre componenti dell’organizzazione, trovati in possesso di due pistole clandestine oltre che di munizioni e materiale di propaganda. I tre, secondo gli inquirenti, stavano facendo da scorta a Boyun, che nel frattempo continuava a dirigere la banda mafiosa, prima da un appartamento di Crotone e poi da uno nel viterbese, dove si era trasferito di recente. Le accuse nei confronti dell’uomo sono varie: sarebbe la mente dietro al traffico dei migranti attraverso la rotta Balcanica ma non soltanto.
Secondo gli inquirenti avrebbe anche commissionato un omicidio e organizzato un attentato a una fabbrica di alluminio in Turchia. L’operazione ha visto coinvolta anche la Sezione Investigativa Finanziamento Terrorismo della Guardia di Finanza di Milano. Bruna Albertini, titolare dell’indagine che ha portato all’arresto, ha spiegato: “In Italia si sentiva protetto in quanto il mandato di arresto proveniente dalla Turchia non era stato avallato” dalla magistratura di Bologna. Tra le persone arrestate figurano anche i legali di Boyun, entrambi italiani, come spiega TgCom24.