A 21 mesi dall’inizio della guerra russo-ucraina, il bilancio di morti feriti e dei soldi spesi in totale, analizzato dall’approfondimento Dataroom di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera. Mezzo milione di vittime circa e 337 miliardi che rappresentano un prezzo pagato quasi a metà tra Russia con 127 per le sole spese militari e l’Ucraina con 210. Ecco quanto fino ad oggi è costato tra vite e soldi il conflitto, che sembra non avere una fine a breve. Anche se la riconquista dei territori da parte dell’Ucraina procede, ma non quanto come previsto. Attualmente poco è cambiato e come sottolinea l’articolo, Mosca controlla quasi gli stessi territori di fine 2022.
Quando si parla di soldati persi però, le cifre mostrate non possono essere considerate attendibili. Questo perchè, secondo la Russia le vittime tra i militari sarebbero tra 35 e 45 mila. Mentre da fonti statunitensi arrivano ben altri numeri. Il Pentagono ha parlato di 315 mila morti, mentre lo scorso agosto il New York Times aveva scritto, citando fonti Onu che ammontavano a quasi mezzo milione le perdite. Quasi il triplo rispetto a quante in totale furono le vittime delle tre guerre balcaniche negli anni 90.
I costi della guerra in Ucraina, le industrie europee hanno perso 100 miliardi a causa delle sanzioni
Il bilancio della guerra in Ucraina passa anche per il conto dei soldi che sono stati spesi fino ad ora dai due paesi. La Commissione Eu ha recentemente riaffermato il fatto che le sanzioni stiano funzionando, specialmente per i soldi che sono stati congelati alla banca Centrale Russa, pari a 400 miliardi. Insieme a questi ci sono beni all’estero, investimenti e patrimoni degli oligarchi pari a 228 miliardi di dollari. La riduzione dell’import ha fatto precipitare la produzione di petrolio, mai così bassa storicamente. Ma bisogna fare i conti anche con i prezzi in rialzo. Perchè a causa delle restrizioni le industrie hanno perso più di 100 miliardi, specialmente quelle che facevano affari con le aziende di Mosca.
Per Kiev la guerra ha un prezzo che arriva a 10 miliardi di dollari al mese. Un costo elevatissimo, sul quale pesa la riduzione delle forniture americane, visto che la Casa Bianca deve adesso finanziare anche l’altro conflitto a Gaza. E adesso si è arrivati ad un pericoloso stallo. 60 miliardi sono stati bocciati dal Senato Usa, mentre altrettanti 50 miliardi che dovevano arrivare dall’Europa non sono bloccati a causa del veto di Orban sull’erogazione di nuovi finanziamenti a Zelensky.