L'aumento sull'imposta di soggiorno è quasi sicuro, 2€ in tutta Italia e 5€ in più e a notte per due regioni del Nord Italia.
L’imposta di soggiorno aumenta di nuovo. Stavolta il contributo in più sarà pari a 2€, su un totale dunque di 7€ per notte. Un’idea che inizialmente piaceva ai sindaci dei singoli Comuni, salvo poi scoprire la distribuzione per ciascun fondo.
Ad anticiparlo è stata una bozza dell’emendamento che dovrebbe esser contenuta nel Decreto Anticipi. Sulla stessa ci sono state molte critiche, a partire da Gaetano Manfredi, Presidente dell’Anci, che ha riferito la sua contrarietà sulla ripartizione del gettito fiscale.
Critiche sull’aumento dell’imposta di soggiorno
L’imposta di soggiorno costerà due euro in più a notte (per un costo totale di 7€ a turista), dovrebbe esser questa la soluzione definitiva prevista dal prossimo Bilancio. Ma i sindaci che ribattono sulla questione hanno un motivo ben preciso, l’inadeguatezza della suddivisione degli incassi.
Nel testo salvato in bozza infatti, si legge che il 70% del ricavato dovrà essere utilizzato per investire e migliorare quanto attinente al settore turistico, mentre il restante 30% finirà in due fondi differenti, il primo riservato ai minorenni che sono stati allontanati dalla famiglia per volontà giudiziale, e l’ultimo per l’inclusione degli allievi disabili.
E sono proprio questi due fondi a non convincere gli amministratori locali, che troverebbero la distribuzione del gettito dalla tassa di soggiorno “non adeguata”.
I Sindaci diventano riscossori
La citazione dei sindaci “non siamo dei bancomat“, fa riferimento ad un altro punto critico, ovvero dover riscuotere eventuali imposte di soggiorno non pagate dai turisti e sostituire i riscossori del credito dello Stato.
Un incremento ancora più significativo potrebbe verificarsi per Veneto e Lombardia, dove a notte potrebbero volerci 5€ in più. E anche qui il medesimo discorso: una parte ai singoli Comuni e l’altra in questo caso specifico, ad aumentare il capitale per Olimpiadi Invernali di Milano Cortina.
La norma – altra criticità per i viaggiatori – potrebbe consentire di accorpare l’aumento dei 5 euro locali ai 2 euro standard sull’intera nazione, divenendo un costo piuttosto impattante.
