POLITICA INDUSTRIALE/ Snaidero: fra legno-arredo e governo, gioco di squadra

- int. Roberto Snaidero

ROBERTO SNAIDERO traccia un bilancio della missione istitituzionale di FederlegnoArredo a Roma: intesa con il governo su bonus mobili e internazionalizzazione.

Snaidero_RobertoR439 Roberto Snaidero (Infophoto)

«Volevamo guardarci negli occhi, con gli esponenti del governo e delle forze politiche, all’inizio di un anno che sarà ancora difficile sia per il mercato interno che per l’export. Abbiamo capito che l’impegno a continuare il gioco di squadra con gli industriali del legno-arredo c’è». Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, è soddisfatto al termine dell’intensa tre giorni romana. La seconda missione istituzionale dello stato maggiore federale – dopo la trasferta autunnale a Bruxelles – è stata talmente operativa che domani Snaidero sarà già di nuovo a Roma: il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda vuole concretizzare subito le linee del piano Made in Italy, un budget da 260 milioni per promuovere l’internazionalizzazione.

«Lo sviluppo dell’export in sette macro-aree globali – sottolinea Snaidero – è il caposaldo della strategia Federlegno di sostegno alle imprese associate, ma anche all’internazionalizzazione ampia dell’Azienda-Italia. Recentemente il governo ha stanziato 45 milioni di euro per supportare le più importanti manifestazioni fieristiche italiane nella loro attività all’estero, tra cui il Salone del Mobile di Milano. Ma questo – ci ha assicurato Calenda – è solo l’inizio di un percorso che si svilupperà nei prossimi mesi in varie direzioni, ad esempio la creazione di voucher per export manager e al sostegno di incoming di operatori esteri in Italia, in particolare buyer e media».

L’incontro inaugurale della missione è stato con Federica Guidi, titolare del Mise.  

Si e quello che ci ha detto il ministro ha subito dato un’impronta positiva alla nostra visita istituzionale. L’impegno del governo sul bonus mobili è fondamentale per prodotto e occupazione del nostro settore nel 2015. La domanda interna sta recuperando ma molto lentamente: e noi abbiamo chiesto a governo e parlamentari di continuare a riflettere su incentivi diversi, rivolti ad esempio alle giovani coppie. Ma anche all’estero l’anno sarà complesso: l’euro si sta indebolendo sul dollaro e questo apre opportunità che abbiamo già iniziato a cogliere con i roadshow negli Stati Uniti.

Con i ministri Lupi, Martina e Galletti avete parlato soprattutto di Green Act…

Certo e in modo molto importante. L’elaborazione aggiornata della politica energetica sul versante delle imprese può essere inserita in un “Climate act” che consenta il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.

C’è stato anche l’incontro a Palazzo Madama con il presidente del Senato Piero Grasso e poi a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio. Che clima avete trovate presso la massime sedi istituzionali?

Ci siamo sforzati di portare un po’ di fiducia e abbiamo trovato la stessa voglia di guardare con fiducia al futuro del paese. Il presidente Grasso ha voluto sapere del MadeExpo e sul Salone del Mobile. A Delrio – e a Marco Fortis e Marco Simoni, consiglieri economici del premier Renzi – abbiamo presentato le “Dieci Verità“, un manifesto sui reali punti di forza del nostro settore e del nostro sistema-Paese che abbiamo messo a punto con Symbola, Fondazione Edison e Unioncamere: altri che, come noi, credono che l’economia italiana soffra di un’immagine non corretta. Non è possibile che l’opinione pubblica nazionale, intanto, ignori che il surplus manifatturiero italiano è positivo per 131 miliardi mentre quelli di Francia, Gran Bretagna e Usa sono negativi. E quando sento fare confronti con l’economia cinese, mi piacerebbe sentir dire che il surplus commerciale generato dal legnoarredo italiano è secondo al mondo solo a quello di Pechino. Ma le Dieci Verità saranno la nostra carta d’identità in tutti i nostri grandi appuntamenti 2015.

 

(Antonio Quaglio)





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