Domani sarà possibile far domanda per accedere agli Incentivi per le auto elettriche del 2025. Ora c'è la novità delle fatidiche FUA.

Le domande per ottenere gli incentivi sulle auto elettriche nel 2025 sono quasi aperte. La possibilità di poter inviare l’istanza verrà concessa già da domani, mercoledì 15 ottobre, attraverso il portale ufficiale realizzato dal Ministero dell’Ambiente.

A patto di rispettare le condizioni minime previste dalla Legge, i contributi potranno essere destinati sia alle imprese (fino a 20.000€), sia ai privati (entro un limite di 11.000€).



Un breve riepilogo sugli incentivi per le auto elettriche 2025

Quest’anno, 2025, gli incentivi per le auto elettriche subiranno cambiamenti significativi. Nello specifico, a variare sarà la platea di beneficiari, a partire dalle microimprese e dai cittadini privati che dovranno risiedere o avere una sede operativa/legale nelle cosiddette Aree Urbane Funzionali.



La novità – come anticipato – fa riferimento alle FUA, ovvero le Aree Urbane considerate Funzionali. A rivelarne è l’ISTAT, che quest’anno ne conta 83, dove la città prende in riferimento sia un comune capoluogo (nel 75 delle casistiche studiate), e “non capoluogo” negli altri 8.

Fonte: freepik.com

Di solito queste zone comprendono una città con almeno 50.000 abitanti e delle aree di pendolarismo limitrofe. In Italia le FUA che hanno più di un milione di residenti sono 4, e si suddividono in:

  • Milano (4.954.464);
  • Roma (4.302.129);
  • Napoli (3.297.202);
  • Torino (1.709.510);
  • Palermo (poco sotto al milione);
  • Firenze (784.846);
  • Bologna (781.945);
  • Bari (724.420).

Come fare domanda per il bonus

Le regole per i cittadini privati e per le aziende sono differenti. Per i primi la domanda può essere inviata soltanto da un membro del nucleo familiare, e a patto che la richiesta sia soltanto per un veicolo elettrico della categoria M1.



Uno spazio più ampio per le microimprese, che potranno far richiesta per le categorie N2, N1 e full electric. Per loro è permesso un acquisto di ben nuove automobili, e non soltanto una.

Sussiste infine un altro requisito indispensabile, la rottamazione di un’auto a combustione interna e non superiore alla Classe 5. Il proprietario dovrà averla intestata da un periodo minimo equivalente a 6 mensilità.

Prima di far domanda è importante accertarsi dei requisiti minimi, dove il privato dovrà stare attento all’ISEE massimo e la microimpresa al fatturato e al numero di dipendenti.