Gucci, Armani, Louis Vuitton e Dolce e Gabbana sono i brand di cui si parla di più sul web e i più apprezzati dal pubblico online in Italia. Chanel, Armani e Dior sono invece i marchi più attivi in termini di contenuti pubblicati sulle proprie pagine social.
È quanto emerge dalla prima analisi sulla reputazione delle maison, realizzata da Comin & Partners in collaborazione con KPI6, e in partnership con Il Foglio della Moda, basata sulla metodologia del “web e social listening”, che verrà pubblicata periodicamente due volte l’anno, ad aprile e novembre.
Dall’indagine, condotta nel periodo aprile-settembre, risulta che il pubblico femminile è quello che interagisce di più nelle discussioni in rete (60%), ma anche gli uomini si dimostrano particolarmente attivi (40%).
Gli utenti più vivaci sono i Millennials (18-34 anni), che rappresentano quasi il 70% delle persone coinvolte dalle conversazioni, divisi nelle fasce 18-24 (poco più del 25%) e 25-34 (circa il 40%). Il pubblico che parla di fashion in rete è prevalentemente informato e attento alle notizie dell’attualità. È emerso, infine, che le città più vivaci dal punto di vista delle conversazioni sono Milano, Firenze e Roma.
Lo studio sottolinea come il pubblico che partecipa ai dibattiti in rete non rappresenta necessariamente la community degli acquirenti ma contribuisce a definire la reputazione dell’azienda e a generare visibilità del marchio.
“La reputazione rappresenta un asset strategico per le aziende e analizzarne l’evoluzione è fondamentale per comprendere i propri pubblici di riferimento, in un contesto in continua evoluzione, dove il posizionamento può diventare un fattore di vantaggio competitivo importante”, ha dichiarato Gianluca Comin, Founder e Presidente di Comin & Partners.
“L’approccio di KPI6, all’interno di questo progetto e Osservatorio realizzato con Comin & Partners, è stato un approccio “non sollecitato”, dinamico e in tempo reale: abbiamo elaborato i dati del web e dai social attraverso un algoritmo proprietario, al fine di valutare i volumi di conversazioni online, il sentiment sui contenuti postati dagli utenti e gli argomenti correlati a ciascun brand. Un perfetto connubio tra dati e opinioni dei consumatori in modo da avere una buona overview del mondo del fashion”, ha commentato Alberto Nasciuti, Ceo di KPI6.
“Questo Osservatorio rappresenta un’ assoluta novità nel panorama degli studi sull’evoluzione del rapporto fra il lusso e i social network, a cui a lungo si sono avvicinati con sospetto, e una bussola importante per tutto il sistema. In particolare, lo studio dei linguaggi, delle parole trend topic, può offrire indicazioni significative anche agli studiosi di temi sociali”, ha concluso Fabiana Giacomotti, docente di Fashion Studies alla Sapienza e curatrice del Foglio della Moda.