Due suore aggredite in stazione in India, aumenta la preoccupazione per le continue violenze: la denuncia della CEI, ecco cosa è accaduto

Sono sempre di più le suore che vengono maltrattate e che sono vittime di soprusi in India e proprio per questo i vescovi locali stanno chiedendo a gran voce una maggiore tutela, denunciando un crescente clima di ostilità nei confronti delle minoranze (la religione prevalente fra gli indiani è l’induismo). E’ questo quanto è emerso alla conferenza episcopale indiana che si è tenuta a pochi giorni dall’arresto di due suore presso la stazione di Durg.



Un episodio a dir poco discutibile tenendo conto che le due donne di Chiesa stavano accompagnando tre ragazze e un adulto per un impiego lavorativo presso l’ospedale cattolico di Agra, nell’Uttar Pradesh. Succede che le due suore sono state arrestate dopo una serie di pressioni da parte di alcuni membri della comunità locale, e pare che siano anche state vittime di aggressioni fisiche. La CEI sottolinea come le “suore cristiane siano sempre più spesso prese di mira”, soprattutto nelle stazioni ferroviarie, e ciò rappresenta ovviamente un grave pericolo per le stesse.



SUORE VITTIME DI VIOLENZE IN INDIA: CHIESTA MAGGIORE TUTELA

I vescovi hanno quindi giustamente alzato la voce, parlando di violazione della costituzione e chiedendo appunto che sia garantita la sicurezza alle suore cristiani, soprattutto in determinate situazioni come nelle stazioni, dove si riunisce una grande folla e dove sono spesso vittime di minacce e offese, arrivando fino all’aggressione fisica, così come accaduto di recente.

Suore (Foto: Pixabay)

In India purtroppo si stanno registrando sempre più minacce e atti di violenza nei confronti della comunità cristiana e poche settimane fa un deputato aveva addirittura promosso una ricompensa a chi avesse picchiato un sacerdote, un gesto ignobile e che ovviamente la conferenza episcopale indiana ha voluto condannare pubblicamente, denunciando il proprio sdegno. La speranza è che veramente l’esecutivo di Delhi possa intervenire, facendo valere l’autorità in difesa dei cristiani, che ovviamente hanno lo stesso valore rispetto alle persone appartenenti ad altre fedi: “Si rischia di arrivare all’anarchia”, conclude la CEI.