Ines Orsini ricorda l'esperienza di Maria Goretti, il film del 1949 dalla regia di Augusto Genina, che ha segnato profondamente la sua vita
Un aneddoto sulla famosa scena sul letto di morte: “Ricordo che la scena, sul letto di morte, quando Maria con un filo di voce dice di voler perdonare il suo carnefice Alessandro Serenelli, e di volerlo con lei un giorno in Paradiso, me la fecero ripetere moltissime volte, per la moglie di Genina ci teneva a far emozionare anche alcune sue amiche, che vollero assistere a diversi ciak. Era la scena clou, forse la più emozionante di un film che è tutto un concentrato di estrema emozione e poesia”.
INES ORSINI: “INIZIALMENTE NON VOLEVO GIRARE MARIA GORETTI”
Un grande successo ma anche un sacrificio per la famiglia di Ines Orsini: “Girare il film, che inizialmente non volevo fare – ero piccola e parecchio spaventata – è costato molto alla mia famiglia, che era di umili origini. Vivevamo ad Acilia, in piena borgata romana. Mia madre doveva accudire nove figli e mio padre, guardia giurata; prese sette mesi di aspettativa dal lavoro per accompagnarmi ogni giorno a Cinecittà, dove girammi gli interni. Gli esterni invece li abbiamo girati a Fondi, soprattutto per le scene dove occorrevano gli acquistrini che avrebbero dovuto riprodurre le paludi pontine di inizio secolo, intorno a Nettuno. Girammo anche diverse sequenze a Castiglione”.