Il Parlamento Europeo chiede l’esclusione dal bilancio comunitario degli interessi sui titoli – emessi dalla Commissione Ue – per finanziare il Recovery plan. Gli eurodeputati hanno parlato di una vera e propria “bomba a orologeria” nel bilancio dell’Unione Europea, in quanto tali rimborsi degli interessi sottrarrebbero fondi alle priorità dell’Unione. Per questo motivo, il Parlamento UE domanda di poter rinegoziare l’intero quadro pluriennale 2021-2024 ed escluderli dai massimali.
La richiesta presentata dal Parlamento Europeo arriva in seguito alla presentazione della proposta di bilancio 2024 da 189,3 miliardi di euro da parte della Commissione europea. Una proposta da integrare con una stima di 113 miliardi di sovvenzioni del Recovery plan. Secondo l’eurodeputato Siegfried Muresan (Ppe), relatore sul bilancio per l’Eurocamera, i costi del rimborso dei tassi di interesse generati dal Recovery “sono aumentati in modo significativo da 2,1 miliardi di euro a 3,9 miliardi di euro”. Per Muresan, dunque, “lo scopo del bilancio Ue è fornire sostegno agli agricoltori, alle imprese, agli studenti, ai ricercatori. Non è quello di pagare i tassi di interesse”. Queste le parole dell’eurodeputato in occasione della presentazione della proposta di bilancio. In questa occasione, Muresan ha anche aggiunto la necessità di rinegoziare l’intero quadro finanziario pluriennale 2021-2027 in quanto “troppo limitato” e anche “privo di flessibilità sufficiente”.
Interessi su prestiti per Recovery Plan, l’allarme degli eurodeputati: “bilancio UE…”
Il Parlamento Europeo mette in guardia contro l’inserimento nel bilancio UE dei tassi di interesse dei prestiti per finanziare il Recovery Plan. L’eurodeputato Siegfried Muresan ha dichiarato al Parlamento UE: “chiediamo alla Commissione europea di difendere un bilancio che corrisponda alle esigenze dei cittadini e delle imprese Ue”. E ha invitato l’Unione Europea a “resistere alle pressioni” degli Stati membri “per mantenere basso il bilancio Ue”.
Già nel mese di maggio, come si legge sul portale del Parlamento Europeo, gli eurodeputati avevano espresso “profonda preoccupazione per il fatto che, senza l’adozione delle misure necessarie, l’aumento dei costi di finanziamento dello strumento dell’Unione europea per la ripresa potrebbe limitare gravemente la capacità del bilancio dell’UE di finanziare le priorità e le politiche dell’Unione e di rispondere alle esigenze emergenti“. In particolare, il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 prevedeva 12,9 miliardi di euro in prezzi del 2018 (15 miliardi di euro a prezzi correnti) per coprire i costi di finanziamento dell’UE. Una cifra però basata sull’ipotesi che i tassi di interesse sarebbero aumentati gradualmente dallo 0,55% nel 2021 all’1,15% nel 2027. A oggi, però, sono già superiori al 3%.