Le imprese che garantiscono gli adeguati investimenti 5.0 e 4.0 2025 godranno di vantaggi fiscali molto interessanti.
Le imprese che hanno finalizzato i cosiddetti “investimenti 5.0“ nel 2025 godranno di vantaggi importanti. La prima novità sta nella riduzione dell’imposta Ires a favore di quelle aziende che reinvestono l’ottanta per cento dei loro profitti (netti) in beni 4 e 5.0 ponendo attenzione alle percentuali.
Per valere le imprese devono destinare almeno il 30% della capitalizzazione del denaro in beni e garantire un minimo (pari all’1%) di incremento occupazionale. Infatti l’obiettivo dell’incentivo non è soltanto incentivare l’uso della tecnologia avanzata, ma anche di assumere più personale.
Investimenti 5.0 2025: a chi spetta?
Chi rispetta le regole relativamente agli investimenti 5.0 e 4.0 previsti per il 2025 godrà di una aliquota Ires pari al 20% (rispetto all’ordinario ventiquattro per cento). Per comprendere l’elenco dei beneficiari è sufficiente consultare quanto previsto all’interno dell’articolo 73, del comma 1, delle lettere da A a D del Tuir, tra cui:
le società a responsabilità limitata, le società in accomandita per azioni e per azioni, e le cooperative ammesse nel regolamento CE numero 1435 del 2003, operanti in Italia;
- Enti privati e pubblici che lavorano esclusivamente come attività commerciali;
- Enti sia privati che pubblici che si configurano come organismi di investimento di gruppo “del risparmio”;
Per assicurarsi il reale riconoscimento dell’agevolazione sugli investimenti 5.0 e 4.0 ammessi nel 2025, è importante consultare gli allegati in materia e assicurarsi che il bene su cui si vuole investire sia ammesso nell’incentivo fiscale (ai fini della riduzione della tassa Ires).
Ogni allegato fa riferimento ad una tipologia di investimento. Quello A ad esempio evince i beni più tecnologici e funzionali, mirati alla digitalizzazione e quello B ai beni immateriali.
Durante la pratica suggeriamo di accertarsi di aver rispettato minuziosamente quanto previsto negli investimenti 5.0, che oltre ad investire su macchinari digitalizzati al fine di migliorare il processo produttivo, l’impresa deve garantire delle soluzioni che mirino ad un sviluppo e una crescita dell’occupazione.
