Irene Pivetti dalla Tv al Parlamento per poi finire alla Caritsa, la donna si racconta dopo la condanna a quattro anni.

Irene Pivetti condannata a quattro anni di carcere per evasione fiscale e autoriciclaggio, l’ex Presidente della Camera torna a parlare del suo presente e delle difficoltà che sta affrontando.

Il nome di Irene Pivetti torna sulle pagine dei giornali e lo fa in un contesto che, senza ombra di dubbio, non è quello che un tempo la vedeva protagonista della scena politica o televisiva.



Conduttrice, autrice e volto noto della televisione, ma soprattutto ex Presidente della Camera dei Deputati nel 1994, la Pivetti oggi è costretta a confrontarsi con un passato recente fatto di errori e scelte discutibili che hanno avuto conseguenze pesantissime sulla sua vita.

Irene Pivetti dopo la condanna a 4 anni

La condanna a quattro anni di carcere inflitta nel 2024 per operazioni commerciali di evasione fiscale e autoriciclaggio, stimate intorno ai dieci milioni di euro, ha segnato un punto di non ritorno nella sua carriera di imprenditrice.



Secondo la sentenza, l’ex politica sarebbe stata coinvolta in una serie di operazioni finanziarie e commerciali irregolari, tra cui la vendita fittizia di tre Ferrari utilizzate proprio per riciclare denaro derivante da illeciti fiscali. Un quadro che ha portato anche alla confisca di beni per circa tre milioni e mezzo di euro, riducendo drasticamente la sua stabilità economica e il suo tenore di vita.

La vita di Irene Pivetti dopo la condanna a 4 anni (Foto Instagram – ilsussidiario.net)

Eppure, Irene Pivetti non ha smesso di raccontarsi con una certa sincerità. Ha ammesso di pensare all’eventualità del carcere e di prepararsi psicologicamente a questo scenario che non può più essere escluso. Nelle sue parole si avverte un misto di realismo e amarezza: “Ci penso, mi preparo anche a questa eventualità. Ho le mie tristezze di mamma e ora anche nonna, ma non lascio che questo pensiero prenda il sopravento sulla mia vita”. Una dichiarazione che racconta di una donna che, nonostante tutto, prova a mantenere un equilibrio interiore, consapevole del peso che le sue azioni hanno avuto non solo su di lei ma anche sulla sua famiglia.



Negli ultimi giorni la Pivetti è tornata a parlare anche dello scandalo legato alle mascherine non a norma importate nel 2020, quando l’Italia era piegata dalla pandemia e il mercato era in balia di speculazioni e affari poco trasparenti. Un capitolo oscuro che ha contribuito ad appannare ulteriormente la sua immagine pubblica, già fortemente segnata dai guai giudiziari.

Il presente della ex giornalista è fatto anche di difficoltà quotidiane. Lei stessa ha raccontato di aver dovuto ricorrere all’aiuto della Caritas e di aver ritirato pacchi viveri dalla San Vincenzo. Un gesto che, come ha voluto sottolineare, non la imbarazza ma anzi diventa testimonianza di una condizione di disagio che non risparmia nessuno, nemmeno chi un tempo occupava i piani più alti delle istituzioni italiane.

La parabola di Irene Pivetti appare dunque come il simbolo di una caduta fragorosa: dal prestigio di una carriera politica e televisiva al peso di una condanna che oggi la pone di fronte a un futuro carico di incognite. Senza ombra di dubbio la sua storia continuerà a far discutere, non solo per i risvolti giudiziari ma anche per ciò che rappresenta a livello umano, sociale e politico.