È stata condannata a due anni di reclusione la 99enne Irmgard Furchner, che da giovanissima ha ricoperto il ruolo di dattilografa e segretaria del campo di concentramento di Stutthof, in Polonia. Complicità nei crimini nazisti: è questa l’accusa per la quale la Corte di giustizia federale tedesca ha confermato la condanna per l’ex segretaria che sarebbe stata complice nell’eccidio di oltre 10.505 persone nel lager di Stutthof. La donna, che all’epoca aveva poco più di 18 anni, ha lavorato alle strette dipendenze del comandante del campo, Paul Werner Hoppe, tra il giugno 1943 e l’aprile 1945.
I legali della donna avevano impugnato la sentenza che nel dicembre 2022 aveva condannato Furchner a due anni giudicandola colpevole. Il tribunale di Itzehoe aveva all’epoca stabilito che l’anziana era complice dei crimini nazisti, decisione ribadita anche dalla Corte di giustizia federale tedesca. Nel settembre del 2021 Irmgard Furchner aveva provato a fuggire dalla sua casa di riposo chiamando un taxi, a poche ore dall’apertura del processo, ma era stata rintracciata e riportata indietro.
Irmgard Furchner, il suo potrebbe essere l’ultimo processo per i crimini del Terzo Reich
Quello assunto dalla Corte di giustizia federale tedesca contro Irmgard Furchner potrebbe essere l’ultimo procedimento giudiziario nell’ambito dei crimini commessi durante la Shoah, dal Terzo Reich guidato da Hitler. Il tribunale federale con sede a Lipsia ha respinto l’appello dei legali, che speravano di evitare al carcere all’anziana signora, ma così non sarà. L’ex segretaria del campo di concentramento di Stutthof è stata condannata a una pena ridotta e sospesa di due anni di reclusione: è stata infatti ritenuta complice dell’omicidio di 10.505 persone e di tentato omicidio in cinque casi.
Come scritto dai giudici della Corte di giustizia federale tedesca, “attraverso il suo lavoro, la giovane donna aveva assistito i responsabili del campo di concentramento nell’uccisione sistematica dei prigionieri”. Le attività che svolgeva come dattilografa e segretaria, infatti, potevano essere considerate come un favoreggiamento delle attività dei nazisti.