Israele teme che l’Iran stia spingendo Hezbollah a lanciarle attacchi lungo il confine settentrionale. A lanciare l’allarme è il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, il quale esorta Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, a garantire che le forze di pace dell’organismo siano autorizzate a monitorare la situazione. “Il rischio di escalation sta aumentando in seguito alla violazione della sovranità del Libano da parte di Hezbollah“, dichiara Gallant. La richiesta rivolta all’Onu è di “intervenire con urgenza per ridurre le tensioni, rafforzando la libertà di movimento della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano nella regione e attuando il suo mandato sul confine settentrionale“. Il ministro israeliano evidenzia in particolare la violazione del territorio da parte di Hezbollah, che vi ha piazzato una postazione militare, e la creazione di decine di altri complessi militari al confine settentrionale di Israele.
Come riportato dal Jerusalem Post, si registra anche un aumento delle pattuglie di Hezbollah in quell’area. Nel frattempo, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si appresta a rinnovare mercoledì il mandato annuale della sua forza di pace di 10.500 membri su quel confine, nota come UNIFIL. Il potere di indipendenza dell’UNIFIL nel monitorare le attività di Hezbollah era stato rinforzato, ma il Libano ha spinto quest’anno per limitare l’attività dell’UNIFIL inserendo nel mandato una clausola che richiederebbe l’approvazione dell’esercito libanese prima di ispezionare qualsiasi sito sospetto.
“ISRAELE AGIRÀ CONTRO OGNI VIOLAZIONE E MINACCIA”
In Israele si teme che l’aumento degli attriti al confine ricordi il tipo di ostilità che si è verificato prima dello scoppio della seconda guerra del Libano nel 2006. Nel suo colloquio con Guterres, Gallant ha anche sottolineato il problema dell’ambizione nucleare dell’Iran e il suo crescente coinvolgimento nel finanziamento e nell’armamento del terrorismo e degli attacchi militanti contro Israele lungo i suoi confini settentrionali e meridionali e in Cisgiordania. “Israele agirà contro qualsiasi violazione della sovranità e minaccia alla vita dei suoi cittadini“, ha dichiarato il ministro della Difesa. Inoltre, ha chiesto a Guterres di contribuire a garantire il rilascio dei corpi di due soldati uccisi nella guerra del 2014 e detenuti da Hamas.
Gli ha anche chiesto di aiutare a liberare due civili israeliani detenuti dall’organizzazione terroristica. Gallant ha poi incontrato l’ambasciatore degli Stati Uniti presso l’ONU, Linda Thomas-Greenfield, riaffermando “il ferreo e incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e ha denunciato i recenti atti di terrorismo contro i cittadini israeliani“. Ha anche sollevato la questione del conflitto israelo-palestinese e “ha sottolineato che gli Stati Uniti continuano a credere che una soluzione negoziata a due Stati sia il modo migliore per risolvere il conflitto israelo-palestinese“. Per questo motivo, si è discusso “della necessità di allentare le tensioni e migliorare la situazione della sicurezza in Cisgiordania“.