Con l’inflazione statunitense ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve e un mercato del lavoro ancora molto teso, la maggior parte dei responsabili politici della banca centrale prevede di dover aumentare i tassi di interesse almeno due volte entro la fine dell’anno: così, senza mezzi termini, il presidente della Fed, Jerome Powell, partecipando alla quarta conferenza sulla stabilità finanziaria, organizzata dal Banco de España e dal Cemfi.
“Una ampia maggioranza del comitato federale del mercato aperto si aspetta che sarà opportuno aumentare i tassi di interesse due o più volte entro la fine dell’anno”, ha spiegato Jerome Powell nel corso del suo atteso intervento: “Le pressioni inflattive continuano a essere elevate e il processo per tenere l’inflazione al 2% ha ancora molta strada da fare”.
Il punto di Jerome Powell
Nel corso del suo intervento, Jerome Powell non ha detto quando potrebbero arrivare questi aumenti dei tassi d’interesse. Ma ha rimarcato che le tensioni bancarie emerse nel mese di marzo potrebbero portare a un inasprimento delle condizioni del credito maggiore di quanto ci si aspetterebbe dai soli aumenti dei tassi: “Vediamo gli effetti della nostra politica di contrazione della domanda nei settori economici più sensibili ai tassi di interesse, in particolare su quello immobiliare e degli investimenti. Tuttavia, ci vorrà tempo perché abbia pieni effetti sull’inflazione”. E ancora: “Attendo con interesse di valutare le proposte di modifica della vigilanza, del regolamento delle banche delle dimensioni come Silicon Valley Bank e di attuarle dove ci sarà l’occasione”. Ricordiamo che dopo dieci rialzi rialzi consecutivi dei tassi da marzo 2022, all’inizio di questo mese il Federal Open Market Committee della Fed ha deciso di lasciare invariato il suo tasso ufficiale nell’intervallo 5%-5,25%. La Fed terrà altri quattro incontri politici quest’anno, con il prossimo in programma il 25-26 luglio.