Jonathan Bachini si racconta a "Quelli della Luna" dal successo alla squalifica per cocaina: "Non è stato facile uscire da questa situazione".
Jonathan Bachini a Quelli della Luna
Jonathan Bachini si racconta a “Quelli della Luna“, il programma condotto da Giampiero Mughini trasmesso su Rete 4. L’ex calciatore racconta la sua storia fatta di errori e cadute, ma anche di rivincite che l’hanno portato a ricostruirsi una vita lontano dal mondo del pallone. Una scelta obbligata per via di una squalifica a vita giunta dopo la doppia positività al test della cocaina. Tutto questo avveniva 13 anni fa e da allora Bachini ha chiesto più volte la grazie alla Coni e alla Figc senza però riceverne il consenso. Un periodo della sua vita che l’ex giocatore ha raccontato così a gazzetta.it: “ero un esterno bravo in tutte le fasi. Non ho mai riflettuto sulla valutazione del mio cartellino ai tempi del famoso trasferimento di Buffon, ma secondo me la cifra era corretta. Anche adesso è difficile trovare esterni così completi. Arrivai alla Juve tra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro, mi aveva voluto Lippi e mi allenò Ancelotti, ma mi sono trovato benissimo dal punto di vista umano. Giocai meno del previsto, andai al Brescia”.
Jonathan Bachini oggi: “un errore può marchiarti per sempre”
Dopo tredici lunghi anni dalla prima squalifica per uso di droghe, Jonathan Bachini ha ricordato quel terribile momento. Per l’occasione ha voluto inviare un messaggio a tutti i giovani invitandoli a riflettere bene sulle proprie azioni: “state sempre attenti, non fate nulla con leggerezza, riflettete che basta un errore per compromettere tutto. Non ne vale la pena, le conseguenze possono essere molto pesanti e ti restano dentro ben oltre l’ambito sportivo. E per quanto sia ingiusto, un errore può marchiarti per sempre. Si dimenticano le cose belle, viviamo in una società che giudica e non perdona”. Riguardo la prima squalifica di nove mesi poi diventa di dodici mesi ricorda: “ci rimasi male perché avevo un ottimo rapporto con il presidente Corioni e con tutto l’ambiente. Avremmo potuto parlarne di più. In quel momento ero frastornato, come un pugile che prende un cazzotto all’improvviso”.
Jonathan Bachini: “mi piacerebbe iniziare un nuovo percorso nel calcio”
La prima squalifica è stato un vero e proprio crollo per Jonathan Bachini: “fu l’inizio del mio calvario. Io ho pagato per i miei errori, ma così mi è stato tolto un pezzo di vita”. Non solo, l’ex calciatore ha raccontato come ha più volte chiesto la grazia alla Federazione, ma ricevendo sempre un sonoro no: “non c’è stato nulla da fare. Le regole sono cambiate e lo statuto antidoping prevede che non ci sia la grazia in caso di recidiva alla stessa sostanza”. La sua unica speranza è Gianni Infantino, presidente della Fifa: “solo lui può darmi la grazia” ha detto. Intanto dopo quella terribile esperienza, Jonathan si è rimboccato le maniche cominciando una nuova vita: “Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, anche se quando le cose per me andavano bene io cercavo sempre di dare una mano a chi soffriva. L’indifferenza della gente del calcio mi ha ferito”. Oggi però Bachini ha un sogno: “Nel calcio mi piacerebbe iniziare un percorso, magari allenare in un settore giovanile o fare l’osservatore”.
