Choc a Latina: nella casa del clan Di Silvio dedito allo spaccio di droga trovata una sposa 12enne con due aborti e un figlio nato alle spalle
Dallo spaccio di droga agli abusi, passando per una sposa 12enne, un matrimonio con rito sinti e ben due aborti spontanei, c’è di tutto e di più nell’ordinanza che pochi giorni fa ha portato all’arresto in quel di Latina – precisamente nell’ara di Campo Boario – dei due coniugi che fanno parte dell’influenza clan Di Silvio che da anni è operativo nell’area e aveva messo in piedi una vera e propria piazza di spaccio nel pieno del centro cittadino: una vicenda (insomma) complessa e che è stata portata alla luce da due lunghissimi anni di indagine da parte delle autorità di Latina che mai avrebbero immaginato cosa succedeva tra le mura domestiche della famiglia mafiosa.
Partendo proprio dal principio, a partire dal 2020 gli inquirenti avevano iniziato a tenere sotto stretta osservazione i coniugi Fernando ‘Gianni’ Di Silvio e Laura ‘Puccia’ De Rosa ritenuti responsabili dell’ormai evidente giro di sostanza stupefacenti nel comune di Campo Boario: grazie a diverse intercettazioni le ipotesi hanno presto trovato conferma nelle stesse telefonate dei due indagati, ma progressivamente si è anche fatta strada l’idea che all’interno di quell’abitazione si fossero consumati abusi sessuali ai danni di una bambina, costretta a vivere lì contro il suo volere e quello dei suoi stessi genitori.
Latina, choc nella casa del clan Di Silvio: la vicende della sposa 12enne, dei due aborti e del figlio effettivamente nato
Stando a quello che è stato ricostruito dopo l’irruzione in casa Di Silvio da parte delle autorità di Latina, la sposa 12enne era stata fatta convolare forzatamente a nozze con il rito sinti – non riconosciuto ufficialmente – con il figlio (all’epoca anche lui minorenne, poi diventato maggiorenne) della coppia: la bimba pare che in quel momento fosse già incinta e seguendo i dettami sinti era andata a vivere con il ‘marito’ in quel di Campo Boario; inizialmente con il favore dei suoi genitori biologici.
La gravidanza della sposa 12enne – però – si sarebbe conclusa con un aborto spontaneo che è stato effettuato in un ospedale privato di Castellammare e da quel momento pare che il ‘marito’ l’abbia costretta a rimanere incinta una seconda volta, causandole un secondo (quasi ovvio) aborto spontaneo – qui le versioni sono discordanti perché secondo la difesa dei coniugi Di Silvio il secondo aborto non ci sarebbe mai stato -; mentre un paio di anni dopo a 14 anni è riuscita a dare alla luce il suo primo figlio.
Una storia terribile e che – fortunatamente – ha portato all’arresto di entrambi i coniugi Di Silvio e all’apertura di un’indagine nei confronti dei genitori della sposa 12enne, tutti e quattro accusati di violenza sessuale dato che erano al corrente dell’accaduto e non sarebbero mai intervenuti per evitarlo; mentre la minore e il figlio sono stati affidati ai servizi sociali e pare che anche che il figlio maggiorenne della coppia – ovvero il ‘marito’ della 12enne – sia finito in manette.