Sergio Cofferati domani parteciperà al workshop nazionale organizzato dal gruppo S&D (Socialisti e democratici) e dal Centro In Europa a Palazzo della Meridiana. Tema dell’incontro: “Il rapporto tra le generazioni – Il lavoro e la previdenza sociale nella crisi finanziaria economica e sociale. Le proposte del gruppo S&D al Parlamento europeo”.
L’ex sindaco di Bologna e oggi parlamentare europeo anticipa parte del suo discorso. “Il problema del rapporto tra giovani e anziani si sviluppa almeno su tre temi. Innanzitutto sulle protezioni previdenziali per il futuro dei giovani, che troveranno sistemi previdenziali sempre importanti, ma non più estesi come quelli dei genitori e dei nonni. Quindi dovranno già pensare da adesso, attraverso l’aiuto delle istituzioni, a come integrare la previdenza pubblica. Le pensioni saranno sempre più basse e nell’arco di 50 anni si stima un calo dei valori di previdenza di almeno 30 punti”.
Il secondo tema affrontato da Cofferati è il lavoro: “Tutti i sistemi previdenziali si basano sull’andamento dell’economia, ma anche sui contributi. La disoccupazione, però, continua a crescere in Europa e anche in Italia (+11%). Questo è un problema specifico che riguarda soprattutto i giovani e se non c’è lavoro non si può guardare con serenità al futuro e non ci saranno neanche i contributi. Il terzo problema, poi, è quello della povertà, troppo spesso ignorato volutamente. In Europa si stima che più del 20% della popolazione viva sotto la soglia di povertà e i più poveri sono ancora una volta i giovani e gli anziani. Appare chiaro, quindi, come sia importante far discutere queste due categorie”.
CLICCA QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE
LE DICHIARAZIONI DI COFFERATI SU LAVORO E PENSIONI
Su questo tema Cofferati ha le idee chiari per possibili interventi. “Le proposte riguardano in primis il lavoro e l’occupazione, che vanno salvaguardati attraverso la ricerca di risorse aggiuntive, in particolare eurobond e tassa sulle transazioni finanziarie, che consentirebbe se applicata anche in forma contenuta, di dare all’Europa almeno 200 miliardi all’anno per fare investimenti.. Per quanto riguarda il tema previdenziale bisogna armonizzare i trattamenti in modo che chi si muove in Europa abbia almeno condizioni simili se non identiche”.
Non manca una critica all’esecutivo di Berlusconi. “Il governo italiano ha purtroppo trascurato molti di questi temi, ignorato gli effetti della crisi e non mettendo in atto politiche per creare posti di lavoro. Ha anche privato gli enti locali di molte risorse e secondo me avremo un inizio d’anno caratterizzato da situazioni drammatiche”.