Ieri sera ha riscosso grande successo in rete la trasmissione speciale di Michele Santoro “Tutti in piedi”, andata in onda in occasione della festa per i 110 anni della Fiom (dal titolo “Signori, entra il lavoro”) da Villa Angeletti a Bologna. Tanti gli ospiti anche Roberto Benigni, annunciato a sorpresa al pubblico presente nel parco della villa e collegato in diretta via web.
Il comico toscano è entrato tra applausi e standing ovation e ha cominciato a ripetere “L’Italia s’è desta!” e ha poi ironizzato sulla location della serata, la villa che porta il nome del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che è su posizioni diverse da quelle della Fiom, senza dimenticare la scelta della data: venerdì 17.
Benigni ha poi detto al pubblico: “Siete l’Italia migliore, cari lavoratori”. “E l’Italia migliore – ha aggiunto – a quest’ora lavora, vestita da poliziotto o da infermiera”, con un chiaro riferimento alle polemiche sulle dichiarazioni del ministro Renato Brunetta.
Una battuta il comico l’ha riservata anche al calcioscommesse, dicendo: “C’erano dei giocatori che danneggiavano la propria squadra per farla perdere: come la Rai, come il direttore generale della Rai”.
Citando Arthur Rimbaud e Primo Levi, Benigni ha invitato a togliersi il cappello di fronte al lavoro e ha poi detto che “quando lavoriamo modifichiamo noi stessi”, il lavoro “non è una dolorosa necessità, ma un servizio divino”, “il diritto al lavoro è una cosa sacra. Ogni legge che attenti al lavoro è un sacrilegio”. “Amare il proprio lavoro è la più vera e concreta felicità che sia dato di conoscere sulla Terra”.
Un’esibizione di meno di 10 minuti che ha scatenato tantissimi applausi da parte del pubblico