La Cgil mette a disposizione un rapporto sui primi sei mesi del 2012 relativo alla cassa integrazione. I numeri che si leggono danno la misura del livello di crisi raggiunto nel nostro Paese. Nei primi sei mesi del 2012 infatti sono 500mila i lavoratori che sono stati messi in cassa di integrazione per un numero complessivo pari a 500 milioni di ore.. Il taglio dl reddito è pari a più di due miliardi di euro, circa 4mila euro per ogni singolo lavoratore. I dati pubblicati dall’Osservatorio Cig della Cgil sono elaborati dai dati dell’Inps. Tale numero di lavoratori che sono stati costretti alla cassa integrazione (il numero esatto è di 523.761.036) rappresenta un aumento del 3,16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. IL commento del segretario confederale Elena Lattuada fa notare come questi dati rappresentino il fatto concreto che non ci sarà una ripresa a breve. Anzi, si assiste a una conferma dei livelli di crisi estremamente negativi. Tutto ciò porterà a un numero complessivo di ore di cassa integrazione pari a un miliardo per la fine dell’anno. La richiesta di cassa integrazione ordinaria, dice ancora, dimostra che è necessari una politica industriale: “serve un deciso cambio di rotta, in netto contrasto con le politiche rigoriste e recessive fin qui adottate”. Entrando nel dettaglio delle cifre rese disponibili, si osserva che la cig ha toccato nel mese di giugno 95.389.166 ore. Dall’inizio dell’anno la cig ha fatto registrare un incremento di 40,77% sul primo semestre dell’anno precedente. A giugno sono state richieste 37.307.261 ore di cassa integrazione ordinaria, con un aumento rispetto a maggio dell’1,4%. Le aree interessate: le imprese del Nord Italia hanno richiesto dall’inizio dell’anno a oggi a circa 300 milioni di euro contro i 105 delle imprese del sud Italia e i 103 del centro. Per il solo mese di giugno il Nord ha assorbito circa 52 milioni di ore, il Mezzogiorno circa 25 milioni ed il Centro 19 milioni. Da inizio anno la rochiesta di ore di cig è stata di 172.063.385 ore dcon un aumento del +2,38% sul periodo gennaio-giugno del 2011. Anche la Uil ha pubblicato una analisi dei dati in cui si sottolinea comel’industria e il Nord d’Italia sono sempre al primo posto per numero di ore di cassa integrazione.