Si svolge il 27 e il 28 giugno a Bruxelles la riunione del Consiglio europeo presieduta dal presidente Herman Van Rompuy, incentrata sulla politica economica. In particolare, come riferito da Palazzo Chigi, l’appuntamento verterà su questioni fondamentali come la valutazione degli sforzi per favorire la competitività, l’occupazione e la crescita, con un accento particolare sulle iniziative per promuovere l’occupazione giovanile e il finanziamento dell’economia. Il governo italiano, viene spiegato in una nota, porrà l’accento “sulla realtà drammatica della disoccupazione giovanile: precariato, tutele diseguali, inattività. Un elevato tasso di disoccupazione colpisce in Italia ormai oltre il 40 per cento dei giovani tra i 15 e i 24 anni. È un dramma italiano, ma anche un dramma europeo, collettivo e generazionale”. Il governo italiano “ha operato affinché in tutte le sedi europee maturasse la consapevolezza che promuovere il lavoro per i giovani impone una maggiore integrazione tra politiche fiscali e politiche per il lavoro”. La lotta alla disoccupazione giovanile si dovrà, quindi, “concretare nella possibilità di offrire ai giovani disoccupati occasioni di lavoro o di prosecuzione dell’istruzione scolastica, di apprendistato o di tirocinio di qualità elevata”. Il Consiglio, quindi, auspica uno sforzo sia a livello dei singoli Stati membri sia a livello Ue, basato su misure concrete: implementazione dei fondi strutturali (sfruttare tutte le possibilità offerte dal Fondo sociale europeo); piena operatività dal gennaio 2014 dell’Iniziativa Occupazione Giovanile (Youth employment Initiative) per permettere di operare i primi finanziamenti nelle regioni in cui il tasso di disoccupazione giovanile è superiore al 25 per cento nel 2013; rafforzamento del programma “Your First EURES Job” per promuovere la mobilità dei giovani in cerca di lavoro”. Infine la promozione dell’apprendistato, dei tirocini di alta qualità, con il coinvolgimento delle parti sociali.